ECG vignetta

Ottimizzare i tempi per un migliore trattamento degli infartuati.

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  Italiani a rischio di aritmie e infarti, addirittura triplo, in questi giorni di elezioni. Soprattutto se il proprio partito perde. Ciò risulta da quanto affermato dagli esperti riuniti per il Meeting Internazionale su Fibrillazione Atriale e Infarto, appena concluso a Bologna.”Diversi studi hanno sottolineato che lo stress da campagna elettorale – ha spiegato Alessandro […]

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Mangiare tre porzioni a settimana di fragole o mirtilli (una porzione equivale a mezza tazza e quindi circa 150 grammi) riduce il rischio di infarto di ben un terzo nelle donne. Lo rivela uno studio pubblicato sulla rivista Circulation: Journal of the American Heart Association da Eric Rimm della Harvard School of Public Health di Boston.

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Un quarto delle persone che sopravvivono ad un arresto cardiaco soffre di problemi psicologici come ansia, stress post traumatico e depressione. Lo afferma uno studio pubblicato dalla rivista Resuscitation, secondo cui nella maggior parte di questi pazienti i sintomi non vengono riconosciuti.

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Il vaccino contro l’influenza dimezzerebbe i rischi di infarto e di ictus cerebrale sia in pazienti sofferenti di disturbi cardiovascolari che in persone sane. Un nuovo studio canadese condotto al ”Women college hospital and university” di Toronto ha seguito per oltre 12 mesi 3.227 volontari di eta’ media 60 anni: la meta’ di loro e’ stata correttamente sottoposta a vaccino contro l’influenza, mentre l’altra meta’ ha ricevuto un’iniezione di placebo.

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Chi sopravvive a un attacco di cuore dovrebbe fare attenzione all’uso di farmaci antinfiammatori non steroidei: secondo uno studio pubblicato dalla rivista Circulation l’uso dei Fans aumentano il rischio di morte per un secondo infarto a lungo termine.

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Scoperte nuove cause dell’infarto e dell’angina pectoris. A dirlo sono i risultati di una ricerca internazionale condotta con il contributo dell’Unità Operativa di Cardiologia Universitaria all’Azienda Ospedaliero Universitaria Pisana.

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Nel 2011 sono circa 2.500 in Sicilia le morti dovute ad infarto miocardico acuto, con una prevalenza che tocca la popolazione maschile: sono infatti 1.475 gli uomini colpiti. Il 50% dei decessi avviene durante il trasporto in ospedale. I dati sono tratti dall’Atlante della sanità regionale e in particolare dall’Osservatorio epidemiologico, e sono stati diffusi stamattina da Giovanni de Luca, dirigente della Unità Operativa Qualità e Governo Clinico dell’assessorato alla Salute e componente regionale della rete per la prevenzione e la cura di questo tipo di infarto, lanciata nel corso dell’incontro.

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Mentre siamo abituati a riconoscere l’infarto cardiaco, spesso sottovalutiamo invece questa voce che può mettere in pericolo non solo il polmone ma anche cuore, reni e cervello.

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La liposuzione effettuata per ridurre il grasso sulla pancia fa produrre dall’organismo più grasso di tipo ‘viscerale’ cioè quello che ricopre gli organi, considerato il più pericoloso perchè correlato con le patologie cardio-vascolari.

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Una ”cura dolce” di dieci anni a base di cioccolato fondente, ‘assunto’ tutti i giorni, potrebbe prevenire infarto e ictus in persone ad alto rischio. Lo dimostra il primo studio a lungo termine sull’argomento, pubblicato sul British Medical Journal da Christopher Reid della Monash University di Melbourne. Ormai svariati studi hanno dimostrato gli effetti benefici sul […]

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I bambini esposti al fumo delle dei genitori possono subire danni irreversibili alla salute molto più tardi in età adulta, con più alto rischio di attacchi cardiaci e ictus.

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Il colesterolo buono (HDL) non è efficace nel ridurre il rischio di attacco cardiaco come finora si pensava, ma questo non cambia nulla per quanti sono alle prese con problemi cardiovascolari.

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L’HDL, o colesterolo buono, non è risultato essere quel campione anti-infarto come a lungo creduto. Infatti uno studio di genetica pubblicato sulla prestigiosa rivista Lancet smentisce che il colesterolo buono riduca effettivamente il rischio cardiaco.

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Le persone affette da Hiv hanno un rischio di morte cardiaca improvvisa quattro volte superiore al resto della popolazione. E’ quanto sostengono Priscilla Hsue e Zian Tseng, due ricercatori della University of California San Francisco.

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Secondo alcuni studiosi americani la possibilità di prevedere l’infarto esiste e se la scoperta fosse confermata questo potrebbe essere un traguardo molto importante per la cardiologia. Secondo i ricercatori, che hanno analizzato il sangue di persone vittime di infarto, le cellule che si trovano sulle pareti del cuore e dei suoi grandi vasi sono più […]