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Con una piccola modifica un farmaco in studio per la lotta all’Hiv diventa 100 volte più efficace. Lo ha dimostrato uno studio del Politecnico di Monaco e dell’Università di Napoli.

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I giovani sono tutt’altro che consapevoli dei rischi dovuti all’Aids, che anzi è decisamente “uscito dai radar” anche per l’attenzione dedicata alle altre malattie a trasmissione sessuale.

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L’Italia è molto indietro nei contributi alla lotta mondiale all’Aids, e dal governo non è ancora venuto nessun segnale su una maggiore partecipazione agli sforzi globali.

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La storia della guarigione di Timothy viene da un’idea occorsa ad un oncologo di Berlino che lo stava curando per la leucemia. Ossia: effettuare un trapianto di cellule staminali.

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Un nuovo studio dello The Scripps Research Institute, in California, ha mostrato che, in una coltura cellulare, un composto naturale ha quasi eliminato del tutto il virus dell’Hiv in alcune cellule infette. Il composto potrebbe aiutare a creare una nuova classe di farmaci anti-virali che possiedono la capacità di reprimere la replicazione virale in cellule infettate in modo cronico e acuto. […]

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Il rischio di trasmissione dell’Aids donna-uomo è tre volte più alto in caso di vaginosi batterica. Lo ha scoperto un gruppo di ricercatori della University of California di San Francisco, che ha pubblicato i risultati del suo studio sulla rivista ‘PLoS Medicine’. La vaginosi batteria è un disordine molto comune che si verifica quando il normale bilanciamento dei batteri vaginali è alterato, con una prevalenza dei batteri dannosi rispetto a quelli benefici.

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Ricercatori dell’Istituto Superiore di Sanità, guidati da Andrea Savarino, hanno messo a punto uno specifico cocktail di farmaci che, somministrato per un limitato periodo di tempo è stato capace di indurre nell’organismo animale l’autocontrollo dell’infezione a seguito della sospensione della terapia. Lo studio, che promette importanti e innovativi sviluppi clinici, è stato pubblicato oggi online su PLOS Pathogens.

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E’ stato scoperto come mai alcuni individui (circa 1 su 300) presentano la capacità innata di controllare l’HIV senza fare ricorso ai farmaci.

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Le persone affette da Hiv hanno un rischio di morte cardiaca improvvisa quattro volte superiore al resto della popolazione. E’ quanto sostengono Priscilla Hsue e Zian Tseng, due ricercatori della University of California San Francisco.

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Dall’inizio dell’epidemia nel 1982 a oggi i casi di Aisd in Sicilia sono stati 2.731, dei quali 19 nel 2010. In particolare, i malati accertati sono stati: 125 ad Agrigento; 125 a Caltanissetta; 612 a Catania; 50 ad Enna; 265 a Messina; 1.094 a Palermo; 73 a Ragusa; 179 a Siracusa; 208 a Trapani. L’ultimo caso pediatrico risale al 2007 e in totale sono stati 32.

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Aumenta l’aspettativa di vita dei pazienti affetti da Hiv, trattati con farmaci antiretrovirali, oggi considerati percorso comune nel trattamento del virus. Almeno questo è quanto emerso da uno studio, in parte finanziato dal progetto Eurocoord, sostenuto con 12 milioni di euro dall’Unione europea.

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Sono circa 6.000 i casi accertati di Hiv/Aids in Sicilia. Tra il 2009 e il 2010, sono stati registrati in Sicilia 278 nuovi casi di infezione, il 71% dei quali ha riguardato gli uomini e il 29% le donne. La provincia siciliana con l’incidenza maggiore risulta quella di Siracusa, seguita da Catania e Trapani. La prevalenza del virus Hiv […]