Libera professione sanitaria, al via raccolta firme in Sicilia

di oggisalute | 18 novembre 2014 | pubblicato in Lavoro
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La Fsi-Cni Sicilia, domani 19 novembre, sarà presente all’ Azienda Ospedaliera Ospedali Riuniti Villa Sofia Cervello di Palermo nel Presidio Ospedaliero “Villa Sofia” con un banchetto informativo per illustrare il disegno di legge promosso dalla Fsi Federazione Sindacati Indipendenti, a favore della libera professione per le professioni sanitarie non mediche. Partirà la raccolta firme a sostegno del disegno legge presentato alla Regione Siciliana il 28/10/14 dagli On. Salvatore. Lombardo e Giovanni Di Mauro.

Lo scopo della proposta di legge è quello di mettere in campo nuovi professionisti di provata competenza al fine di sopperire alla carenza di personale infermieristico, tecnico-sanitario e di supporto, migliorando la risposta assistenziale ai bisogni dei cittadini.

“Con questo intervento – dichiara Calogero Coniglio, segretario regionale del Cni-Fsi e delegato regionale della Fsi – sarà possibile per i cittadini usufruire di prestazioni assistenziali svolte da professionisti che possiedono competenze certificate arginando in tal modo il fenomeno dell’esercizio abusivo delle professioni. Questo permetterà al personale sanitario operante nelle nostre Aziende, di poter far fronte ai costi della vita dando loro la possibilità di esercitare la libera professione sul territorio o presso altre strutture del SSR o con esso convenzionato”.

L’attivazione della libera professione non comporterà maggiori oneri a carico della finanza regionale e potrà essere esercita dal personale purché non in conflitto di interessi rispetto all’espletamento delle proprie attività istituzionali. La presente proposta di Legge regionale è stata redatta con la diretta collaborazione della Segreteria Regionale del Sindacato FSI-USAE, sindacato maggiormente rappresentativo delle professioni sanitarie.

“La nostra O.S. FSI – continua Giuseppe Spada, dirigente sindacale Asp Siracusa – lo ha presentato in tutte le regioni d’Italia. In Sicilia è stato presentato il disegno di legge regionale n. 865 “Disposizioni in materia di libera professione da parte del personale delle professioni sanitarie infermieristiche, tecniche, della riabilitazione, della prevenzione nonché della professione ostetrica”. “Altre prospettive di lavoro per gli Infermieri siciliani, per il futuro oltre l’assistenza domiciliare è la rete ambulatoriale: nessuna di queste realtà, infatti, possiede personale infermieristico dedicato, cioè a tempo indeterminato, quindi potrebbe consentire a tanti infermieri disoccupati di trovare impiego. Su questo settore la FSI-CNI ha promosso Il disegno di legge promosso sull’istituzione dell’Infermiere di famiglia, presentato alla Camera dei Deputati il 14 luglio 2014 scorso a firma dell’On. Fucci, che è già sul tavolo della commissione sanità alla Camera dei Deputati pronto per l’approvazione, prevede l’istituzione dell’Infermiere di famiglia in regime di convenzione con il SSN, l’infermiere di famiglia”.

L’obiettivo che si pongono la Federazione sindacati indipendenti e il Coordinamento Nazionale Infermieri è che, anche nel nostro Paese, possa finalmente essere avviato un percorso legislativo che riesca a traguardare le professioni sanitarie in un contesto di autonomia in un’ottica di miglioramento complessivo della sanità e che veda gli infermieri non come comparse ma come attori protagonisti del cambiamento. Già oggi 7 famiglie su 10 rinunciano alle cure perché troppo costose e, per assicurare un futuro più sereno ad una popolazione che invecchia sempre più, è necessario avviare oggi quel cambiamento in grado di assicurare a tutti quanto previsto dall’articolo 32 della Costituzione.

“Continuiamo a chiedere il diritto ad una maggiore dignità retributiva – conclude Coniglio – il diritto negli ospedali siciliani a migliori condizioni di lavoro e il potenziamento negli ospedali delle 22 professioni sanitarie del comparto (fisioterapisti, tecnici, ostetriche/i, logopedisti, dietisti, educatori professionali, assistenti sanitari ecc.)”.

Approfondimenti

Commenti

  1. Federazione Sindacati Indipendenti F.S.I.
    96100 Siracusa (SR) via Milano 46 ITALIA mob.:3711400660 Telefax: 09311855823
    http://www.sindacatofsi.it sindacatofsi@gmail.com commissariofsi@pec.net

    Siracusa, lì 27.10.2016

    ASP 8 DI SIRACUSA

    Oggetto: Sette infermieri dell’emodinamica in causa contro la ASP di Siracusa

    Egregio Commissario, Dr. S. Brugaletta, Le scrivo per informarla su un caso anomalo ed abnorme per la gestione di una ASP e cioè a proposito delle sette cause legali fatte contemporaneamente da sette unità infermieristiche che lavorano presso la U.O. di emodinamica dello Ospedale re Umberto primo di Siracusa contro la ASP! La rivolta di un intero reparto contro la direzione strategica aziendale!
    Sette infermieri su otto della unità operativa di cui sopra hanno deciso di spendere del contante per difendere i loro diritti di lavoratori della sanità, in particolare gli interessati non hanno percepito parte della indennità prevista per il disagio riconosciuto per la prestazione aggiuntiva della pronta disponibilità prevista ed anche per parte di quella pronta disponibilità, oltre contratto, imposta per bullismo dai dirigenti! Il CCNL del Comparto sanità pubblica prevede fino a sei turni mensili di pronta disponibilità per le urgenze sanitarie (vale a dire circa 75 ore mensili oltre l’orario di servizio previsto che è di circa 150 ore mensili di lavoro ordinario per un totale di 225 ore mensili). Questi infermieri hanno fatto sacrifici e si sono sobbarcati un mare di disagi per portare un pezzo di pane a casa, e così, sono arrivati a centinaia di turni di lavoro in più oltre quelli previsti per contratto in questi ultimi anni di lavoro e, per di più, come se non bastasse, sono stati presi in giro dai loro diretti superiori con numerose promesse mai mantenute! Il dott. Contarini direttore dell’emodinamica ha confermato per iscritto le ragioni dei ricorrenti e la direzione di presidio ospedaliero non ne ha contestato le pretese nelle diverse missive di lamentele inviate dai legali del personale ricorrente, ma questi dirigenti non hanno mai fatto nulla di concreto per risolvere il disagio! La direzione aziendale preferisce imboscare gli amici di sindacalisti, papisti e politici vari, piuttosto che permettere a tutti i lavoratori di poter svolgere le proprie mansioni con benessere sia del personale dipendente che degli ammalati! Una cosa è certa la collettività pagherà le spese legali previste e forse i danni di salute subite dagli infermieri soltanto per la strafottenza di questi dirigenti verso i nemici e viceversa il clientelismo verso alcuni altri che sono amici degli amici! Bastava poco per risolvere il problema! Bastava aggiungere solo due infermieri nella pianta organica della unità operativa di emodinamica! In conclusione questi dipendenti pubblici, che secondo i media dovrebbero essere dei fannulloni, lavorano più dei loro colleghi del privato! Ma questa è un’altra storia!
    Dr. Corrado Barrotta Commissario FSI di Siracusa

  2. giàci sono 5000 medici fannulono in sicilia e vogliono spendere altri soldi!

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