Intervista a Giuseppe Migliore premiato a Chicago

La “buona” sanità: è palermitano
il migliore cardiologo del mondo

di giulio giallombardo | 5 novembre 2014 | pubblicato in Attualità
giuseppe migliore

La sanità siciliana non è fatta solo scandali, diagnosi sbagliate e liste d’attesa interminabili. Nell’Isola sono tante le eccellenze che fanno dimenticare, almeno per un momento, le criticità che, in parte, affliggono il sistema sanitario. Esempio virtuoso di una sanità che funziona è Giuseppe Migliore, cardiologo dell’ospedale Villa Sofia di Palermo, recentemente premiato negli Stati Uniti come migliore “radialista” dell’anno, durante il congresso Aim Radial 2014 svoltosi a Chicago.

Originario di Caltanissetta, Migliore ha sbaragliato gli altri due finalisti, uno indiano, l’altro statunitense, grazie ad un intervento di angioplastica coronarica, eseguito da accesso radiale, anziché femorale. Una tecnica appresa 12 anni fa all’ospedale Cisanello di Pisa e adesso diffusa un po’ ovunque in Sicilia.

Che effetto fa essere stato premiato come migliore radialista dell’anno?

“Sicuramente è una bella soddisfazione. Un riconoscimento per un progetto a cui ho creduto e che ormai viene utilizzato un po’ da tutti in ambito regionale. Ma sinceramente vorrei calmare questo tam-tam mediatico che si è creato, mi sembra un po’ eccessivo”.

Qual è il caso grazie al quale ha trionfato negli Usa?

“Si tratta di un’angioplastica coronarica su una coronaria sinistra di origine anomala trattata per via transradiale, in cui la patologia interessava tutte e due i rami principali. Sono intervenuto impiantando tre stents medicati mediante una speciale tecnica procedurale e dopo 13 mesi l’intervento si è rivelato efficace per la paziente, che poi è la cosa più importante”.

Lei è un medico che lavora in prima linea, come giudica, nel suo campo, lo stato della sanità in Sicilia?

“Io lavoro in trincea, negli ospedali, e posso dire che a livello di tecnologia, di procedure interventistiche e metodiche invasive, in Sicilia siamo assolutamente allineati con gli standard internazionali. La tecnologia manuale ha un indubbio beneficio sulla prognosi del paziente. Utilizzando la tecnica radiale si hanno enormi vantaggi, poiché si riducono diverse complicanze locali. In questo, gli Stati Uniti si stanno adeguando agli standard europei solo in questi ultimi anni”.

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