Tumore al timo operato con robot Da Vinci,
primo intervento in Sicilia

di oggisalute | 21 gennaio 2015 | pubblicato in Attualità
robot da vinci

Il robot Da Vinci salva la vita ad un paziente affetto da un tumore al timo. Per la prima volta in Sicilia un’equipe medica dell’Azienda Villa Sofia-Cervello, diretta da Domenico Guarrasi, responsabile della robotica, ha eseguito una timectomia video toraco robotica assistita ad un giovane uomo di 45 anni, palermitano, affetto da timoma.

Il paziente è stato dimesso in buone condizioni dopo appena quattro giorni dall’intervento con una prognosi ottima, in seguito all’asportazione radicale del tumore al timo, senza toracotomia, cioè senza apertura chirurgica del torace, e con un decorso post operatorio eccellente, che gli ha consentito una ripresa immediata dell’attività lavorativa. Un altro intervento perfettamente riuscito per questa sofisticata chirurgia che permette rapidi tempi di recupero con minima invasività e minime perdite ematiche, e che nell’ultimo bimestre del 2014 e in questo inizio del 2015 sta incrementando la sua attività con 29 interventi.

Con quest’ultimo intervento è iniziato il percorso relativo alle patologie del mediastino concernenti il timo, che fa seguito alle attività già portate avanti da diversi anni nel campo delle neoplasie gastriche, pancreatiche, epatiche, del colon, della prostata, del rene, oltre che delle patologie ginecologiche e di otorinolaringoiatria. L’intervento di timoma ha visto coinvolti, oltre a Guarrasi, un chirurgo, Giuseppe Scalici, un anestesista, Lillo Curatola, uno pneumologo, Fulvio Li Calzi e l’apporto di terapia intensiva e rianimatoria dove il paziente è rimasto in osservazione per una sola notte.

Il timo è un organo situato nel mediastino superiore e raggiunge in basso il pericardio fibroso, raggiungendo talvolta anche la tiroide. Il timoma è la neoplasia del mediastino anteriore più comune ed è la più comune lesione mediastinica dell’adulto (il 20 % delle lesioni mediastiniche). L’età media è tra i 40-60 anni, senza significativa differenza tra maschi e femmine.

Le operazioni al timo vengono normalmente eseguite in tutti i centri italiani con tecnica toracotomica o videotoracoscopica. Soltanto alcuni centri in Italia hanno, già da qualche hanno perfezionato questo intervento con l’ausilio del robot Da Vinci, ottenendo risultati migliori, grazie alla precisione che questo strumento permette di raggiungere nell’individuazione e nell’asportazione di tessuto timico. “L’utilizzo del robot, che permette di operare dentro il torace con ministrumenti ed una visione tridimensionale amplificabile – sottolinea il dr. Guarrasi –  rappresenta l’optimum per questo tipo di trattamento. Il chirurgo operatore robotico riesce con estrema delicatezza a dissociare strutture contigue che possono essere coinvolte come la pleura, il  polmone, il pericardio, la vena brachicefalica e la cava superiore con possibilità spiccata di ricostruzione microchirurgica in caso la neoplasia avesse infiltrato una o più  strutture anatomiche. Il trattamento di asportazione del timo è inoltre la terapia di elezione nella miastenia gravis e l’ablazione con robot Da Vinci è divenuta pratica corrente nelle strutture ospedaliere ove esistono centri di neurologia che si occupano di questa patologia”.

“L’Azienda – sottolineano il Direttore Generale dell’Azienda Villa Sofia – Cervello Gervasio Venuti e il Direttore sanitario Giovanni Bavetta –  punta a valorizzare e  sfruttare in pieno  le enormi potenzialità di una risorsa tecnologica in grado di offrire risposte importanti nell’ottica di aumento della produttività aziendale e miglioramento dei servizi per i pazienti della nostra regione che non avranno così motivo di rivolgersi a strutture ospedaliere extraregionali per ottenere assistenza chirurgica di altissimo livello”.

Fra gli ultimi interventi effettuati con il robot uno dei più complessi ha riguardato il posizionamento di un elettrodo trans – pericardico per l’installazione di un pace-maker, con tecnica trans toracica robotico assistita, in un paziente che non avrebbe potuto posizionare il device per via trans-vascolare e che sarebbe stato candidato a complessa toracotomia.

Fra gli altri interventi eseguiti negli ultimi due mesi con il robot spiccano inoltre l’asportazione di una neoplasia del sigma in un giovane uomo, una tiroidectomia trans ascellare, la ricostruzione della pelvi renale  di una giovane  donna, la asportazione di una neoplasia polare renale con risparmio dell’organo, oltre a prostatectomie radicali e neoplasie del colon.

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