Sesso al tempo di Internet

“Tecnostress”, due milioni di italiani rinunciano al sesso per la tecnologia

di oggisalute | 8 ottobre 2013 | pubblicato in Attualità,Ricerca
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Sesso e stress, si sa, non vanno troppo d’accordo, ma cosa succede quando a metterci del suo è la tecnologia? Eh sì, dobbiamo abituarci a questo neologismo, “tecnostress”, perché sarebbe responsabile del calo di desiderio per oltre due milioni di italiani. La tecnologia ormai ci segue ovunque, anche a letto: non è più necessario mettersi seduti davanti al proprio pc per accedere a Internet, ma tra smartphone, tablet e computer portatili e i vari social network non c’è tregua tra messaggi e aggiornamenti vari.

Non è soltanto il tempo oggettivo che si toglie alla quotidianità, compresa la vita di coppia, ma è l’effetto stressante, appunto, della tecnologia che più che essere uno strumento nelle mani dell’uomo sembra che finisca questa per ‘usare’ e sfinire chi se ne serve. Una giornata passata tra un tweet, un sms e un messaggio di facebook, è inutile dirlo, stanca, magari innervosisce e sicuramente isola, ciascuno nel suo mondo, togliendo tempo e risorse al partner, oltre che al resto della famiglia. Gli effetti vanno dall’ansia all’insonnia, dall’irritabilità generale al calo del desiderio e altri problemi sessuali e di relazione. A rivelarlo è la Net dipendenza Onlus, una società che si occupa di dipendenza dalla Rete. Lo studio ha coinvolto centinaia di manager delle telecomunicazioni, la maggior parte dei quali ha confessato di non avere più molto tempo per curare il rapporto di coppia.

Inutile dire che ci sono professioni più a rischio di altre, dato che oltre a un uso ludico dei mezzi informatici ci sono lavori che esigono un uso ulteriore e massiccio della tecnologia, social network compresi. In particolare per i maschietti la tecnologia è responsabile del calo sessuale perché abbassa il livello di testosterone. Una ricerca americana, pubblicata sul Journal of American Medical Association, conferma che i social network allontanano le persone, eliminando molte occasioni per stare insieme. Lo studio evidenzia che ben il 16% degli uomini che sta sul web soffre di totale assenza di stimoli sessuali nei confronti della partner. Va poi detto che la tecnologia procura anche una vera e propria forma di dipendenza. L’aspetto più grottesco è rivelato da un’indagine di 2013 Mobile Consumer Habits, che sostiene che un americano su dieci non rinuncia a usare lo smartphone anche durante – sì avete letto bene! – un rapporto sessuale.

Per contrastare il calo di libido, Carlo Molinari, urologo all’ospedale San Camillo di Roma, consiglia “dialogo con il partner, maggiore socialità, coccole e massaggi“. Suggerisce anche il ricorso a vari integratori naturali a base di Tradamixina, che agisce sul testosterone, ma, aggiunge, non dimentichiamo di “staccare la spina  a computer, tablet e smartphone”. E non pensate di risolvere i problemi di comunicazione con un sms!

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