Epidemia di mal di testa per gli italiani, tutta colpa dei social network

di oggisalute | 21 novembre 2013 | pubblicato in Dipendenze,Prevenzione
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C’è chi lo chiama tecnostress, tutti ne abbiamo a che fare ma non tutti lo definiamo allo stesso modo. Lo stress che deriva dalle ore passate davanti a computer, tablet e smartphone si fa strada e porta a vari disturbi, primo fra tutti il mal di testa. Almeno una volta all’anno ogni italiano accusa cefalea ma tre italiani su quattro devono farci i conti praticamente ogni mese. Una o due volte per il 46 per cento dei nostri connazionali, mentre per il 27 per cento il mal di testa è un compagno di viaggio che arriva ogni settimana.

Le cause naturalmente non sono soltanto tecnologiche, ma i social network pare che giochino un ruolo sempre più determinante, sostituendosi alla cosiddetta vita reale. Ne pagano le conseguenze la vita sociale e familiare, soprattutto per lei, mentre lui sacrifica in particolare vita sessuale, sonno e lavoro. È ciò che è emerso dall’indagine Doxa marketing advice sul rapporto tra italiani e mal di testa presentata a L’Aquila, realizzata per conto di Dompé, presente nel capoluogo abruzzese.

Il mal di testa risulta un fenomeno così invasivo che obbliga a molte rinunce almeno otto italiani su dieci, tra queste anche il sesso, nel 33 per cento dei casi. Quasi metà degli italiani, poi, rinuncia alla propria vita di relazione, ad esempio evitando di uscire con gli amici, uno su tre ha abbandonato i propri hobby e due su dieci perfino di andare al lavoro. Certo, complice anche la crisi, che rende sempre più proibitivo praticare sport, andare al cinema, in pizzeria e tanto più fare un viaggio. Internet diventa dunque un ripiego più economico, alla portata un po’ di tutti.

A volte però la tecnologia, oltre che un surrogato di vita sociale a buon mercato e valvola di sfogo delle proprie tensioni interiori, ne diventa essa stessa concausa, generando stress e togliendo tempo al riposo e al contatto umano, fonti naturalmente terapeutiche. Un italiano su tre ritiene che all’origine del mal di testa vi siano chat, sms, email, tweet e post e condivisioni su facebook. Per il 34 per cento degli italiani, inoltre, la posizione davanti al computer provoca dolori fisici, dal tunnel carpale a problemi legati alla postura, senza contare che uno stile sempre più sedentario favorisce il sovrappeso e problemi circolatori.

La ricerca mette in luce anche un altro fattore, ovvero la confusione che il cittadino medio fa tra le varie forme di mal di testa, cefalea ed emicrania: quasi la metà del campione non sa identificarlo e non si è mai sottoposto a una diagnosi da parte di un medico.

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