Il decreto

L’Italia fa muro contro il coronavirus: tutto il Paese “zona protetta”

di oggisalute | 10 marzo 2020 | pubblicato in Attualità
coronavirus_milano_afp

L’Italia si blinda contro il coronavirus. Il premier Giuseppe Conte ha annunciato a Palazzo Chigi nuove misure per fronteggiare l’emergenza. Da oggi è entrato in vigore un nuovo decreto con le norme efficaci fino al prossimo 3 aprile. “Tutta l’Italia diventa zona protetta – ha detto Conte – . Non ci sarà zona rossa, ma l’intera Italia sarà protetta. Adotteremo misure più forti e stringenti per poter garantire la tutela della salute di tutti. La decisione giusta di oggi è rimanere a casa. Il futuro dell’Italia è nelle nostre mani e queste mani oggi più che mai devono essere responsabili”.

“Dobbiamo rinunciare tutti a qualcosa per il bene dell’Italia – ha proseguito Conte anticipando il provvedimento ‘Io resto a casa’ – dobbiamo cambiare le nostre abitudini, non è facile, neanche per me, capisco che è difficile” sottolinea Conte. “Siamo ben consapevoli di quanto sia difficile cambiare le proprie abitudini – rileva – Ma non c’è tempo, i numeri parlano di una crescita importante dei contagi”. E “se la salute pubblica è un bene messo a repentaglio, siamo costretti a porre sacrifici”. Entrando nel dettaglio, il premier spiega che è previsto ” il divieto di assembramento all’aperto e in locali pubblici”. Mentre “non è prevista per ora nessuna limitazione ai trasporti pubblici”. Tra le misure annunciate, la proroga della chiusura delle scuole in tutta Italia (“portiamo la sospensione delle attività didattiche, scuole e università sino al 3 aprile”) e lo “stop a manifestazione sportive, anche il calcio”.

C’è anche la spesa per generi alimentari tra le situazioni di necessità che consentono la possibilità di spostamento delle persone, in deroga a quanto previsto dall’articolo 1 del Dpcm che estende la zona arancione a tutta Italia. Il decreto del Presidente del Consiglio “prevede la possibilità di uscire di casa per motivi strettamente legati al lavoro, alla salute e alle normali necessità, quali, per esempio, recarsi a fare la spesa. Non è prevista la chiusura dei negozi di generi alimentari, che anzi rientrano tra le categorie che possono sempre restare aperte” si legge in una nota della presidenza del Consiglio. “Non è necessario e soprattutto è contrario alle motivazioni del decreto, legate alla tutela della salute e a una maggiore protezione dalla diffusione del Covid-19, affollarsi e correre ad acquistare generi alimentari o altri beni di prima necessità che potranno in ogni caso essere acquistati nei prossimi giorni – spiega Palazzo Chigi – Non c’è alcuna ragione di affrettarsi perché sarà garantito regolarmente l’approvvigionamento alimentare”.
 

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