Tre giorni di lavoro nella Sala Magna dello Steri

Medicina di laboratorio, congresso
Fitelab a Palermo FOTO-VIDEO

di giulio giallombardo | 4 dicembre 2014 | pubblicato in Attualità
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Gli “Stati generali” della medicina di laboratorio a Palermo. Si è concluso questa mattina, nella Sala magna dello Steri, il quinto congresso nazionale della Fitelab, la Federazione Italiana Tecnici di Laboratorio Biomedico. “Innovazione e formazione nella medicina di laboratorio”, questo il titolo del simposio, che si è articolato in tre giornate di lavoro che hanno spaziato dall’anatomia patologica e dalla telemedicina alla microbiologia e alla formazione continua, con interventi, in qualità di relatori, di docenti universitari, dirigenti medici ospedalieri e tecnici di laboratorio provenienti da diverse città italiane.

“L’aspetto predominante della nostra federazione – ha spiegato il presidente nazionale della Fitelab, Carmelo Laganà – è quello relativo alla formazione del personale tecnico, per cui la realizzazione di eventi, come quelli di Palermo, servono alla crescita culturale della professione, con l’acquisizione di nuove tecniche per mantenere sempre ai massimi livelli di qualità ed efficacia la risposta che i pazienti del Servizio sanitario nazionale si aspettano”.

“Finalmente arriviamo in Sicilia, regione dove abbiamo tanti iscritti – ha commentato prima dell’inaugurazione il vicepresidente nazionale Fitelab, Saverio Stanziale – . La professione del tecnico di laboratorio rientra oggi nelle 22 professioni sanitarie ed è la seconda dopo gli infermieri. La nostra mission è pari a quella di un ordine professionale, teniamo molto alla nostra partnership con società scientifiche di rilievo nazionale, così da dare ai nostri cinquemila iscritti una formazione completa”.

Soddisfazione, infine, ha espresso il presidente regionale di Fitelab Sicilia, Salvatore Distefano, per la scelta di Palermo come sede del congresso nazionale. “Sono molto felice di ospitare questo evento nella mia città e nella mia Regione – ha detto – anche alla luce degli oltre duecento partecipanti iscritti al congresso. La medicina di laboratorio va incontro ad una grande innovazione, soprattutto nel campo dell’anatomia patologica, della microbiolgia, della patologia clinica e della telemecidina”.

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