Spesso si adattano solo le dosi del farmaco per adulti, ma non basta.

Ogni anno muoiono 9 milioni di bambini per malattie curabili, mancano farmaci a misura di bambino

di oggisalute | 7 maggio 2014 | pubblicato in Attualità,Cure e terapie
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Ancora oggi, nonostante i progressi della scienza, ci sono malattie incurabili, ma quando sono i malati ad essere incurabili risulta inaccettabile. Sono circa 9 milioni i bambini sotto i 5 anni che ogni anno muoiono, e la maggior parte di loro potrebbe salvarsi se solo potesse accedere a medicine sicure ed efficaci. Il problema è che mancano farmaci fatti su misura per loro, in rapporto al loro peso, età e condizioni fisiologiche. In particolare malaria, aids, tubercolosi e infezioni neonatali sono i settori per cui più servirebbero farmaci a misura di bambino. A rilevarlo è l’Organizzazione mondiale della sanità, che pubblica un approfondimento sul suo sito.

Sono infatti molto pochi i farmaci sviluppati specificamente per loro. Nel mondo molti medicinali per bambini sono usati ‘off-label‘ e quindi i loro effetti sui più piccoli non sono stati studiati. Il farmaco ideale per i più piccoli dovrebbe essere disponibile in formato solido da poter prendere per via orale, tutto intero, sciolto in vari liquidi o magari spruzzato sul cibo in modo da renderne più facile l’assunzione.

La mancanza di farmaci pediatrici è un problema globale, rileva l’Oms, che colpisce soprattutto i paesi in via di sviluppo, e quei pochi che ci sono, spesso, non riescono ad arrivare a chi ne ha bisogno. Ad esempio, circa 3 milioni di bambini sotto i 5 anni muoiono ogni anno di diarrea e polmonite, anche se per la diarrea esiste un trattamento di reidratazione da poter prendere per via orale, a base di sali e zinco. Inoltre questi medicinali spesso mancano anche dalle farmacie e dagli ospedali dei paesi dove queste malattie sono più comuni.

Spesso si rimedia dimezzando i dosaggi degli adulti, spezzettando pillole e capsule, ma per i genitori non è cosa facile da fare, e c’è sempre il rischio di sovradosaggi o dosi insufficienti e reazioni avverse. Un primo tipo di intervento, secondo l’Oms, dovrebbe essere la valutazione della situazione attuale sulla disponibilità e i costi dei farmaci essenziali per i bambini. Una volta fatto questo lavorare per migliorare la situazione.

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