Trapiantati in Italia circa 200 cuori artificiali

di oggisalute | 3 gennaio 2013 | pubblicato in Attualità
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Sono 221 in Italia i ‘sistemi meccanici di assistenza al circolo’ (MCS) è sistemi di assistenza ventricolaré (VAD), i cosiddetti cuori artificiali. Lo rende noto il Centro Nazionale Trapianti che, per la prima volta in Italia, ha raccolto i dati relativi al loro uso. I dati, che si riferiscono al triennio 2010-2012, sono stati raccolti, secondo quanto si legge in una nota del CNT, attraverso i 20 centri coinvolti e includono oltre il 90% di tutti gli impianti eseguiti in Italia nel periodo.

In dettaglio, sono stati registrati 188 impianti su adulti e 33 su bambini, con una sopravvivenza complessiva ad un anno pari al 68%, notevolmente superiore a quella attesa con la sola terapia medica, ovvero in assenza dell’impianto di MCS/VAD o di un trapianto, che è stimabile intorno al 40-50%. Nel 33% dei casi il VAD è stato considerato come terapia sostitutiva-definitiva alternativa al trapianto di cuore, nel 58% dei casi come ponte al trapianto, nel restante 9% dei casi il VAD è stato utilizzato in pazienti in condizioni cliniche gravi nei quali non era ancora stato possibile determinare l’idoneità al trapianto cardiaco, o presentavano controindicazioni temporanee alla sua effettuazione. Il 18% dei pazienti in cui è stato impiantato il VAD hanno concluso l’iter con il trapianto di cuore, con un’ottima sopravvivenza post-trapianto.

“I risultati italiani – conclude la nota del CNT – si confrontano bene con le casistiche internazionali, specie se si tiene conto del fatto che la durata del supporto meccanico si prolunga anche nei soggetti candidati a trapianto, data la limitata disponibilità di donatori idonei al prelievo e al trapianto di cuore”.

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