L’associazione ‘Attivecomeprima Onlus’ rischia di chiudere

di oggisalute | 2 novembre 2012 | pubblicato in Attualità
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Rischia di chiudere la storica associazione di volontariato ‘Attivecomeprima Onlus’, la prima ad occuparsi in Italia 40 anni fa, delle donne colpite da cancro al seno. La crisi economica ha compromesso le donazioni che le hanno permesso finora di realizzare gratuitamente servizi e supporti a pazienti e famigliari; le risorse a disposizione al momento permettono le attivita’ per non piu’ di due mesi. A lanciare l’allarme e’ l’anima dell’Associazione, la sua fondatrice, Ada Burrone, ora quasi ottantenne, che dalla sua esperienza personale di malattia ha dato vita nel 1973 ad Attivecomeprima. Decine di migliaia le pazienti e i loro famigliari – un centinaio ogni settimana al momento – che hanno usufruito in quattro decenni dei suoi servizi: dalle consulenze psicologiche e mediche individuali e di gruppo, all’alimentazione, alla terapia di supporto durante le cure oncologiche.

”Attivecomeprima – dice Burrone – sta affrontando un momento di grave difficolta’ economica che portera’ alla riduzione dei suoi servizi e al rischio di cessazione. In questi ultimi mesi abbiamo dovuto saldare il debito verso l’impresa che ha ripristinato la Sede e da due anni le persone, gli enti, le banche e le fondazioni che ci sostenevano hanno notevolmente ridotto o addirittura sospeso i loro contributi”. Per le sue attivita’, l’Associazione (circa 10 mila gli aderenti) ha quasi 400 mila euro di costi; vi lavorano 15-20 operatori e conta una sessantina di volontari. ”Siamo in attesa anche dei fondi del 5 per mille. Si tratta – precisa Ada Burrone – di circa 43 mila euro. Speriamo arrivino presto; in questo caso potremmo stare tranquilli fino a Natale.

Altrimenti saremo costretti a ridurre o a chiudere ogni nostro servizio. E sarebbe per noi davvero difficile deludere le aspettative di chi quotidianamente ci chiede aiuto. Sono infatti necessari contributi immediati per poter continuare ad aiutare, dare sostegno e speranza a chi vive l’esperienza del cancro e ai suoi famigliari”.

”Mi auguro che le tante persone aiutate, nonostante sia consapevole che oggi nessuno vive in condizioni economiche facili – sottolinea ancora Burrone – possano aiutarci anche con un piccolo contributo, permettendoci così di continuare a dare sostegno e speranza. Chiunque abbia vissuto direttamente o indirettamente l’esperienza del cancro sa quanto sia fondamentale ricevere un aiuto competente, umano, fisico e psicologico, che accolga paura e dolore e possa rafforzare la capacita’ di affrontare al meglio la malattia e la vita”. L’Associazione infatti affronta l’esperienza del cancro (non più solo al seno) con strumenti e metodo, unici nel loro genere, e ha creato una rete di collaborazione con altre associazioni, strutture ospedaliere, universita’ in tutta Italia. Da tempo, ha esteso la sua attività anche a persone colpite da ogni tipo di tumore, caregiver e figli adolescenti. Realizza inoltre corsi di formazione e Mini-Master per oncologi, psicologi, medici di famiglia e altri operatori del settore. Pubblica una rivista (‘ATTIVE’) oltre che libri e monografie. Presidente onorario, per tradizione, e’ il sindaco di Milano, città nella quale l’Associazione ha Sede. Del Comitato Scientifico fanno parte fra gli altri, Franco Berrino, Salvo Catania, Alberto Costa, Roberto Labianca, Sandro Spinsanti, Umberto e Paolo Veronesi. Per informazioni: www.attive.org.

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