Operato per aneurisma a Perugia con protesi su misura

Operato alla clinica di chirurgia vascolare dell’ospedale di Perugia per un grave aneurisma dell’aorta toracica ed addominale – problema risolto grazie all’impianto di una protesi fatta costruire su misura in Australia – un paziente siciliano ha voluto ora ringraziare i medici perugini per l’esempio di ”buona sanità”. L’uomo – Bartolo Siragusa, ex funzionario statale del capoluogo siciliano, 73 anni, ora in eccellenti condizioni fisiche – è approdato a Perugia dopo essersi rivolto a sei ospedali in diverse città italiane. ”A Palermo mi dissero subito che la mia situazione era così compromessa – ha spiegato attraverso l’ufficio stampa dell’Azienda ospedaliera perugina – che era impossibile prendere in considerazione un intervento chirurgico all’aorta”. Oggi dopo una Tac di controllo ha voluto riunire i suoi ”angeli custodi”, medici e personale infermieristico della chirurgia vascolare. ”Perchè il mio più grande desidero – ha spiegato – era di rendere pubblica la mia testimonianza, la mia gioia e quella della mia famiglia per sottolineare non solo le della professionalità dimostrata dai medici dell’ospedale di Perugia, ma anche la loro umanità. Da subito, dalla prima visita del dottor Fabio Verzini ho percepito una competenza ed una attenzione che mi è hanno dato quella energia che mi ha aiutato ad accettare un responso molto realisitico sulle diffricoltà dela mia situazione, la gravità del mio problema, ma di fronte alla determinazione e alle rassicurazioni del direttore dottor Giuseppe Giordano, ho percepito di essere in buone mani”. ”Abbiamo ricevuto sovente – ha commentato lo stesso Giordano – testimonianze di stima ed affetto umano, che sono sempre molto utili perchè incoraggiano a guardare avanti con un pò di fiducia anche in tempi oggettivamente molto complessi. La testimonianza del signor Ragusa ha dato a tutto il personale della clinica una carica speciale e confermano quanto le nostre strutture ospedaliere umbre vengono riconosciute di eccellenza anche da strutture di altre regioni”. Riguardo alla protesi, il direttore della struttura spiega che ”disegnata” dai sanitari perugini è arrivata dall’Australia in 15 giorni. Poco dopo l’intervento – si legge ancora nella nota dell’ospedale perugino – il paziente è potuto tornare in Sicilia dove ha una ”eccellente qualità della vita”. L’intervento è stato eseguito da un’equipe integrata e composta dai chirurghi vascolari (Giuseppe Giordano, Fabio Verzini, Gianbattista Parlani) dal radiologo interventista (Pietro Pozzilli), ed in stretta collaborazione con l’anestesista Dr Andrea Spaccatini. ”La tecnica adottata – ha spiegato Giordano – utilizza protesi particolari, costruite tutte su misura in Australia, ma è necessario adottare indicazioni precise e può essere adottata in alcuni casi specifici, quando cioè non è possibile nè l’approccio di chirurgia aperta perchè troppo rischiosa che quello endovascolare per le caratteristiche anatomiche dell’aneurisma. La nostra clinica è un punto di riferimento di livello nazionale, che vanta in questo settore specifico una grande esperienza e viene considerato uno dei primi cinque-sei centri con maggiore casistica europea. A Perugia, infatti, ci sono professionalità e tecnologie tali da poter continuare a mantenere e ad accrescere questi livelli di attività e di qualità, facendo dell’Azienda Ospedaliera di Perugia e della Regione dell’Umbria uno dei maggiori centri di alta specialità e di eccellenza di dimensione nazionale, in grado, quindi, di soddisfare non solo le esigenze assistenziali dei propri cittadini, una quota dei quali in caso contrario potrebbe richiedere le stesse prestazioni altrove, ma anche di attrarre pazienti da altre Regioni. Se tutto cio’ e’ possibile e’ grazie anche all’impegno costante della direzione Aziendale e della Regione che hanno creduto in questo progetto di alta specializzazione per la chirurgia vascolare dell’ospedale di Perugia ed ha assicurato ed assicura alla struttura i necessari investimenti e le indispensabili risorse umane e tecnologiche”. Alla cerimonia di saluto e ringraziamento all’equipe che ha operato Bartolo Siragusa, era presente anche il Commissario straordinario Walter Orlandi che ha voluto ricordare come dei ”180 interventi chirurgici all’aorta eseguiti in Italia con la tecnica di cui ha usufruito il paziente palermitano, la meta’ e’ stata fatta dalla chirurgia vascolare di Perugia, con un impiego di professionalita’ e risorse importanti, che tuttavia qualificano la nostra Azienda ospedaliera”. ”Lo scorso anno – ha aggiunto – sono state applicate 22 protesi ordinate all’azienda Australiana”. Anche i cinesi si stanno organizzando su quel fronte spiega il dottor Verzini, che proprio di recente ha appunto visitato la fabbrica che è pronta ad immettere sul mercato mondiale nuove protesi.