La pillola del giorno dopo entra nella famiglia dei contraccettivi: non è più un abortivo

di oggisalute | 12 febbraio 2014 | pubblicato in Senza categoria

La spinosa questione che ormai da tempo divide i ginecologi è arrivata a una conclusione: la cosiddetta “pillola del giorno dopo” non è un farmaco “abortivo”, ma esclusivamente “contraccettivo”. Qualche giorno fa infatti la Gazzetta Ufficiale ha recepito e pubblicato la revisione dell’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) sulla scheda tecnica del contraccettivo d’emergenza a base di levonorgestrel. Da oggi il foglietto illustrativo della pillola del giorno dopo riporterà la dicitura “inibisce o ritarda l’ovulazione” a sostituzione di “il farmaco potrebbe anche impedire l’impianto”. Una correzione che equipara levonorgestrel all’upistral acetato, più comunemente noto come “pillola dei cinque giorni dopo”, cui già nel 2011 la comunità scientifica ha riconosciuto lo status di “contraccettivo”.

“La correzione apportata dall’Aifa allinea il nostro Paese al resto del mondo”, sottolinea Annibale Volpe, past president della Società italiana della contraccezione (Sic). “Già nel 2010 l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), sulla base di numerosi studi clinici, aveva espresso la propria posizione in materia: la pillola del giorno dopo non interferisce in alcun modo su un’ipotetica gravidanza già in atto”. Continua il professor Volpe: “Da parte nostra esprimiamo la nostra soddisfazione per la risoluzione di questa questione. Una risoluzione che già nel 2011 la Sic aveva caldeggiato attraverso un position paper a sostegno della posizione dell’Oms. Al di là delle dovute informazioni pratiche relative alle funzioni del farmaco prescritto, ci appelliamo ai ginecologi affinché sfruttino la richiesta della pillola del giorno dopo per dialogare con la donna e il suo partner. E, dunque, evidenzino l’importanza di una corretta contraccezione stabile”.

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