Insufficienza mitralica funzionale, confronto tra Italia e USA

di oggisalute | 13 gennaio 2016 | pubblicato in Attualità
Schermata 2016-01-13 alle 15.45.55

Il Simposio Mondiale di Cardiologia Interventistica di San Francisco ha visto il confronto tra Italia e Usa su quale sia la migliore soluzione per contrastare l’insufficienza mitralica funzionale.

Durante l’incontro internazionale autorevoli cardiochirurghi statunitensi si sono espressi a favore della scelta prioritaria della sostituzione valvolare mentre a sostegno della riparazione della valvola cardiaca quale migliore scelta chirurgica è sceso in campo il professor Khalin Fattouch (nella foto). Un dibattito tra esperti a livello mondiale che ha fatto emergere due scuole di pensiero contrastanti.

“I punti deboli dello studio americano – spiega il professor Khalin Fattouch, direttore dell’unità operativa cardiovascolare di Maria Eleonora Hospital di Palermo – sono scritti nero su bianco nella ricerca: non tutti i pazienti affetti da insufficienza mitralica funzionale – quasi il 70% – devono essere sottoposti a sostituzione valvolare con protesi biologica. La sostituzione valvolare non è più duratura della riparazione mitralica e quest’ultima è efficace nella maggior parte dei soggetti. Pertanto, la sostituzione valvolare non è la prima scelta a discapito della riparazione (va altresì rammentato come la riparazione della valvola nativa eviti problemi di coagulazione, conservi la funzione del ventricolo sinistro e riduca il rischio d’infezioni, vedi l’endocardite ndr).

“In estrema sintesi – continua il prof Khalin Fattouch – un corretto approccio riparativo con un altrettanto efficace rimodellamento ventricolare sinistro che ne consegua (dimostrato altresì dalla ricerca nei pazienti che ricevono un buon intervento riparativo); un’attenta anamnesi (valutazione) di coloro che possono trarre beneficio dalla riparazione (meno errori nella scelta dei malati da sottoporre al trattamento e delle tecniche riparative adatte anche a livello sub-anulare) credo possano aumentare significativamente la percentuale di successo della stessa riparazione fino all’85-90% dei casi presi in carico”.

Pochi giorni prima del simposio di San Francisco, il professor Khalil Fattouch con il dottor Giuseppe Speziale, Direttore del Dipartimento di Chirurgia Cardiovascolare di Anthea Hospital di Bari, sono stati protagonisti durante il convegno della Società Europea di Cardiochirurgia, presentando i risultati ottenuti negli ultimi 5 anni dagli specialisti GVM Care & Research nel campo della riparazione della valvola mitrale.

“Oltre 600 pazienti – dice il professor Khalil  Fattouch – sono stati operati con tecnica mininvasiva – senza apertura dello sterno – ottenendo riscontri migliorativi rispetto alla procedura tradizionale: minor tasso d’infezioni, sanguinamento ridotto e quindi minor ricorso a trasfusioni, abbattimento della percezione del dolore, tempi di degenza abbreviati e recupero delle normali attività quotidiane più rapido”.

Lascia un commento

Protezione anti-spam *