Il segretario di Stato Vaticano visita l’ospedale Bambino Gesù di Roma

di oggisalute | 9 dicembre 2014 | pubblicato in Attualità
parolin

È stata una visita all’insegna dei piccoli pazienti quella del cardinale segretario di Stato Vaticano Pietro Parolin di sabato 6 dicembre all’ospedale Bambino Gesù di Roma. Arrivato alle 11 davanti al dipartimento di emergenza e accettazione, è stato accolto dal presidente del Bambino Gesù, Giuseppe Profiti e dalla duchessa Maria Grazia Salviati.

Prima tappa, la chirurgia neonatale, all’interno del padiglione Pio XII, dove il cardinale Parolin si è intrattenuto con le famiglie dei 19 bambini ricoverati. L’unità operativa di chirurgia neonatale nasce nel 1975 come servizio della divisione di chirurgia pediatrica, dedicata alla assistenza e cura di neonati con anomalie chirurgiche congenite.

Accompagnato dal direttore sanitario, Massimiliano Raponi, il Segretario di Stato ha quindi visitato la nuova Terapia Intensiva Cardiochirurgica. La TIC è stata recentemente ristrutturata grazie al successo della campagna di raccolta fondi Mettici il Cuore.  Gli spazi e le attrezzature a disposizione non erano infatti più sufficienti e sono quindi state rinnovate. Sono inoltre state acquisite nuove tecnologie all’avanguardia capaci di aiutare medici ed infermieri nella loro missione quotidiana.

Nella ludoteca dell’Ospedale il cardinale Parolin ha incontrato le associazioni dei familiari e tutte le realtà impegnate nel sistema di accoglienza del Bambino Gesù, che nel 2013 ha garantito a più di 4.500 famiglie, circa 13.500 persone, oltre 102.000 pernottamenti gratuiti presso le strutture convenzionate.

«Il rumore non fa il bene e il bene non fa rumore – ha detto il cardinale Parolin ai presenti – Allora è inutile aggiungere rumore al bene che fate. Soltanto vi dico “Sono fiero di voi!”. Permettetemi di dirlo come Segretario di Stato del Papa. Io sono qui in nome del Papa e della Santa Sede che gestisce l’Ospedale attraverso il presidente e le sue componenti. Al di là dell’eccellenza che ho potuto constatare nei reparti che abbiamo visitato è importante che ci sia questa realtà umana e cristiana che voi rappresentate e questo amore, perché al di là delle nostre cattiverie e dei nostri limiti è l’amore che fa andare avanti il mondo. Quando c’è amore, solidarietà e attenzione nei confronti degli altri anche le cose brutte diventano meno brutte. L’amore riesce a far trasfigurare anche le cose meno piacevoli. Riesce a farle vivere in maniera umana. Andate avanti con questo amore, anzi mettetene sempre di più. Se ciascuno di noi mette un po’ di amore in questo mondo riusciremo a trasformarlo. Questo è il messaggio anche del Natale».

Durante il saluto il cardinale ha ricevuto in dono i disegni e il piccolo presepe realizzato appositamente per lui dai bambini ricoverati. La Ludoteca rappresenta il cuore del sistema accoglienza del bambino Gesù. Solo nel 2013, infatti, sono stati oltre 22mila i bambini che hanno trascorso in allegria tra quelle mura parte del loro soggiorno in Ospedale.

Nella cappella dell’Ospedale – risalente al 1500 e riaperta in quest’occasione dopo i lavori di restauro appena ultimati – il cardinale Segretario di Stato ha poi incontrato i dipendenti dell’Ospedale fondato nel 1869 dalla famiglia Salviati, donato alla Santa Sede nel 1924. Nella cappella sono conservate le reliquie di Papa Wojtyla, S. Giovanni Paolo II, oltre alla “papalina” di San Giovanni XXIII, il copricapo che il Papa Buono, in una delle visite all’Ospedale Pediatrico, depose giocosamente sulla testa di uno dei piccoli degenti.

Ultima tappa, prima di salutare e concludere la visita, nel reparto di patologie metaboliche. Dove sono ricoverati i piccoli pazienti affetti da malattie metaboliche ereditarie, una categoria di patologie comprese nel gruppo delle malattie rare.

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