Il monito di D’Alema: “Servizio sanitario verso il collasso, serve carburante”

di oggisalute | 14 giugno 2016 | pubblicato in Attualità
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“Manca il personale, non ci sono più concorsi, l’età media dei medici è molto alta. Insomma, il Servizio sanitario nazionale mi sembra che vada verso il collasso. Serve un piano di investimento sulla salute degli italiani, perché è in atto un deperimento portato alla luce anche dai recenti dati del Censis”. Bisogna “mettere del carburante nel Ssn. Se il sistema deperisce, questo demotiva i migliori ad andar via. A Londra vivono censiti 380 mila italiani, la maggioranza giovani e laureati di qualità, spesso medici”.

Questo il monito di Massimo D’Alema, presidente della Fondazione Italianieuropei, nel suo intervento alla tavola rotonda ‘Formazione medica senza barriere’ promossa da Consulcesi al ministero della Salute. “Esportiamo medici perché da noi non trovano spazio – prosegue D’Alema – Quando 11 milioni di italiani, come ha certificato il Censis, rinunciano a curarsi e cresce la spesa per la sanità privata, questo ci dice che il carattere universalistico del Ssn è messo in crisi. Si deve investire di più sul Ssn, facendo selezione su dove investire: formazione e innovazione, due cose fortemente legate. Possiamo insegnare nuove tecniche, ma se poi non le possono sperimentare negli ospedali pubblici, i medici andranno all’estero”.

“Il Servizio sanitario nazionale è stato a lungo un fiore all’occhiello – conclude l’ex presidente del Consiglio – Se vogliamo mantenere uno standard elevato, in una situazione in cui l’investimento in sanità tende a ridursi, abbiamo bisogno di medici altamente qualificati. Una condizione anche per una politica intelligente della spesa, per spendere bene ai fini dell’assistenza evitando gli sprechi. E la formazione dei medici è la chiave per evitarli e garantire qualità delle cure”.

(Fonte: Adnkronos)

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