Farmaci iniettabili più sicuri, terapie con meno additivi

di oggisalute | 19 maggio 2016 | pubblicato in Attualità
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Arriva una nuova, promettente tecnica di produzione farmaceutica progettata per ridurre le reazioni allergiche gravi e altri effetti collaterali soprattutto dei medicinali anti-cancro, del testosterone e di altre terapie che vengono somministrate attraverso un ago. Sviluppato dall’Università di Buffalo, il sistema consente di rimuovere la necessità di sostanze aggiunte potenzialmente dannose, come i tensioattivi, da comuni farmaci iniettabili. Il risultato finale sono infatti terapie che contengono additivi da 100 a 1.000 volte meno rispetto al normale.

“Siamo entusiasti di questo processo perché potrebbe rendere le terapie esistenti più sicure ed efficaci per milioni di persone affette da gravi malattie”, dice Jonathan Lovell, ingegnere biomedico dell’ateneo americano. Il lavoro è stato pubblicato su ‘Nature Communications’. Le aziende farmaceutiche utilizzano i tensioattivi per far sì che il farmaco si dissolva in una soluzione liquida, un processo che rende il prodotto adatto all’iniezione. Ma questo comporta il rischio di shock anafilattico, coagulazione del sangue, emolisi e altri effetti collaterali.

Nei loro esperimenti di laboratorio, i ricercatori hanno dissolto 12 farmaci – fra cui cabazitaxel (anti-cancro), testosterone e ciclosporina (un immunosoppressore usato nei trapianti di organi e altri – in un tensioattivo chiamato Pluronic.

Poi, abbassando la temperatura della soluzione a 4° C (la maggior parte dei farmaci vengono prodotti invece a temperatura ambiente), sono riusciti a rimuovere l’eccesso di Pluronic tramite una membrana. Un processo, dunque, abbastanza semplice, che andrà però perfezionato. “Per i farmaci che abbiamo studiato, questo è il passo più vicino a quello di introdurre un farmaco iniettabile puro nel corpo”, dice Lovell.

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