Andrea Casaril

Tiroide su misura, nuove strategie per la cura dei pazienti

di andrea casaril | 5 aprile 2018 | pubblicato in
andrea casaril

La tiroide è una ghiandola endocrina che regola numerose funzioni del nostro organismo mediante la produzione di alcuni ormoni. Le patologie della tiroide sono legate ad una alterata produzione ormonale (ipertiroidismo o ipotiroidismo), ad un aumento volumetrico della ghiandola (iperplasia nodulare o “gozzo”) oppure all’insorgenza di tumori tiroidei (ne esistono di molti tipi).

I sintomi sono di vario tipo (a seconda del tipo di malattia), ma spesso possono essere assenti o poco specifici. Negli ultimi dieci anni in Italia, ma anche nel resto del mondo, si è assistito ad una crescita esponenziale della incidenza della patologia tiroidea (funzionale, nodulare o neoplastica).

Il “trend” è stato attribuito sia ad un reale aumento di malattia sia alla diffusione di metodiche diagnostiche sempre più sensibili e raffinate che consentono il riconoscimento della malattia tiroidea anche in fase preclinica e, assai di frequente, in modo incidentale (ossia durante accertamenti eseguiti per altri motivi). Anche l’estensivo utilizzo dell’ecografia del collo ed una aumentata attenzione da parte di pazienti e medici hanno portato ad un aumento delle diagnosi.

Si è sentita pertanto la necessità di razionalizzare l’approccio diagnostico e terapeutico.

L’industria farmaceutica ha affiancato alla classica compressa nuove formulazioni (liquide o in gel).

Nuove metodiche ablative percutanee (termoablazione mediante radio-frequenze o mediante laser) permettono di trattare alcuni noduli in alcuni pazienti senza un vero e proprio intervento chirurgico, ma mediante aghi attraverso la cute sotto guida ecografica.

Il neuromonitoraggio intra-operatorio dei nervi laringei (che innervano le corde vocali), dapprima intermittente ed ora continuo, è una metodica sempre maggiormente diffusa nei centri di EndocrinoChirurgia italiani ed europei.

Lo sviluppo tecnologico ha messo a disposizione nuovi strumenti dissettori ad energia, ad ultrasuoni, a radiofrequenze o ad energie combinate, che hanno reso possibile nuovi approcci chirurgici. Sono nate così, accanto alla tecnica tradizionale, la tiroidectomia mini-invasiva video-assistita (Mivat), la tiroidectomia robotica e, del tutto recentemente, la tiroidectomia endoscopica trans-orale.

La tecnica tradizionale rimane la più diffusa ma si avvale ora di nuovi strumenti, nuovi emostatici, nuove tecnologie per la visualizzazione delle strutture nervose ed altro ancora.

La Mivat è una tecnica che permette l’asportazione della tiroide attraverso una minima incisione di 1.5 centimetri mediante l’utilizzo di una telecamera e strumenti dedicati.

La tiroidectomia robotica viene eseguita in centri specializzati e consiste nell’asportazione della ghiandola da una incisione ascellare, mediante l’ausilio del robot.

La tiroidectomia trans-orale (Toetva) consente di rimuovere la tiroide attraverso una minima incisione di 10mm nella parte interna del labbro inferiore, senza alcuna cicatrice residua.

L’utilizzo di esoscopi 3D, telecamere Hd e della fluorescenza ad infrarossi potranno forse in futuro permettere una ancora maggiore accuratezza chirurgica.

Grazie ai progressi della ricerca e alla implementazione di nuove tecniche chirurgiche ed interventistiche, quindi, è oggi possibile offrire ai pazienti un trattamento personalizzato della malattia tiroidea che tenga conto delle caratteristiche individuali, quali l’età, il sesso, la familiarità, le eventuali altre malattie presenti (come le malattie cardiache per esempio) e quindi altri farmaci assunti, l’aspettativa di vita, il tipo di lavoro svolto, del ritorno ad una normale vita quotidiana e lavorativa, ma anche del risultato estetico atteso, nel rispetto dell’esigenza di economizzare le risorse disponibili. Un percorso personalizzato composto da una diagnosi, una terapia, un eventuale intervento, ulteriori provvedimenti ed un follow-up accurato prevedono il coinvolgimento di numerosi specialisti, in un team multi-disciplinare.

A questo proposito l’Unità di Endocrinochirurgia dell’ospedale Pederzoli di Peschiera del Garda (già centro di riferimento per la chirurgia della tiroide), ha organizzato un corso dal titolo “Tiroide su Misura”, previsto per il prossimo novembre a Verona.

Il congresso si svolgerà sotto il patrocinio della Società Italiana Unitaria di Endocrinochirurgia, della Associazione medici endocrinologi e della Associazione italiana della tiroide, della Società Triveneta di chirurgia. L’incontro, che prevede la partecipazione di alcuni tra i maggiori esperti italiani, si propone di fornire un taglio pratico ed informale nell’affrontare problematiche di quotidiano riscontro con la finalità di concordare possibili soluzioni confezionate su misura per varie “categorie” di pazienti.

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Andrea Casaril è responsabile dell’Unità di Endocrinologia dell’ospedale Pederzoli di Peschiera del Garda

 

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