Alessio Biazzo

I vantaggi della protesi di ginocchio bilaterale simultanea

di alessio biazzo | 24 marzo 2020 | pubblicato in
Dr. Biazzo Alessio, ortopedico ginocchio anca

L’artrosi del ginocchio è una patologia caratterizzata da un progressivo assottigliamento della cartilagine che riveste le ossa. In circa il 30% dei pazienti essa colpisce entrambe le ginocchia, generalmente in misura diversa, cioè un ginocchio è quasi sempre più danneggiato dell’altro. Quando i trattamenti conservativi eseguiti non portano più a dei benefici clinici bisogna prendere in considerazione col proprio ortopedico di fiducia un intervento chirurgico, che spesso è una protesi del ginocchio. Quando possibile, ed in casi selezionati si può optare per un intervento bilaterale simultaneo. I vantaggi di fare un intervento di protesi bilaterale simultanea del ginocchio (totale o monocompartimentale – nella nostra casistica circa il 20% dei nostri interventi è bilaterale simultaneo, sia di ginocchio che di anca) sono notevoli, sia in termini medici che pratici.

Protesi monocompartimentale bilaterale simultanea di ginocchio

Protesi monocompartimentale bilaterale simultanea di ginocchio

I vantaggi dell’intervento di protesi bilaterale simultanea sono: una sola anestesia; un unico stress chirurgico; eseguire un solo ricovero; una sola riabilitazione. Di conseguenza si riducono i rischi anestesiologici, quindi legati all’anestesia scelta, qualunque essa sia (generalmente spinale). Si riducono i rischi chirurgici (in primis lo stress chirurgico e tutte le complicanze derivate da una doppia chirurgia). Si riducono i rischi per tutte le patologie nosocomiali, cioè legate all’assistenza sanitaria (in primis le infezioni ospedaliere). Si esegue un’unica riabilitazione, quindi un unico stop lavorativo, utile soprattutto per i pazienti giovani che ancora lavorano e hanno bisogno di fermarsi il meno possibile, soprattutto se liberi-professionisti.

Ma un altro importante fattore è da prendere in considerazione, e cioè le modifiche posturali che seguono un intervento di protesi del ginocchio, vale a dire le conseguenze per la nostra schiena a seguito di un ribilanciamento dell’asse degli arti. Paradossalmente infatti, quando entrambe le ginocchia sono interessate dal processo artrosico e si deformano, la schiena si adatta meglio a questo processo; quando invece un solo ginocchio è deformato e l’altro ha un asse corretto (perché non è deformato o perché è stato operato e corretto) si tende a camminare “storti” e il paziente riferisce costanti mal di schiena. Da qui ne deriva l’importanza, quando possibile, di eseguire l’intervento chirurgico di protesi del ginocchio in contemporanea.

I pazienti che possono affrontare questo tipo di intervento devono essere attentamente selezionati dall’ortopedico e dall’anestesista (soprattutto se si tratta di una protesi totale bilaterale del ginocchio). I rischi da prendere in considerazione sono legati soprattutto alle perdite ematiche. I pazienti anemici, cardiopatici e con un rischio anestesiologico alto non possono essere candidati a questo tipo di chirurgia. Per quanto riguarda la riabilitazione, tengo a precisare che eseguire un intervento di protesi del ginocchio bilaterale simultaneo non crea problemi per la rieducazione funzionale. I nostri pazienti già dopo sei ore dall’intervento iniziano a camminare con le stampelle, indipendentemente dal tipo di chirurgia eseguita. Ovviamente è una procedura che deve essere eseguita da chirurghi esperti ed in centri di eccellenza, meglio se specializzati in chirurgia protesica del ginocchio e dell’anca.

Alessio Biazzo è ortopedico specializzato in chirurgia protesica mininvasiva del ginocchio e dell’anca, info www.artrosiginocchioanca.it

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