Sicilia, al via workshop sul gioco d’azzardo patologico

di oggisalute | 17 novembre 2014 | pubblicato in Attualità
Jackpot

Fin dal 1980, il gioco d’azzardo patologico (GAP), è stato riconosciuto dall’Organizzazione Mondiale della  Sanità (OMS) come una malattia. Nel manuale dei disturbi mentali (DSM-IV), si colloca tra i Disturbi del Controllo  degli Impulsi non altrimenti Classificati ed è caratterizzato dall’incapacità di resistere alla tentazione “persistente,  ricorrente e mal adattiva” di giocare. Compromette le attività personali, familiari e lavorative. Negli ultimi anni,  visti i numerosissimi punti di contatto con le dipendenze da sostanze, è stato inserito nel capitolo delle dipendenze  con la denominazione di “Disturbo da Gioco Patologico”.

Il riconoscere le rilevanti analogie tra GAP e dipendenze  chimiche, consente agli operatori delle dipendenze di utilizzare gli strumenti preventivi, terapeutici e riabilitativi anche  nel gioco patologico. In Italia la stima dei giocatori d’azzardo patologici varia dallo 0,5% al 2,2% (dati Ministero  della Salute). Anche in Sicilia l’attuale profilo demografico ed epidemiologico evidenza un progressivo aumento  della prevalenza di patologie inquadrabili nel fenomeno GAP, risulta in crescita il numero di prestazioni  ambulatoriali destinate all’assistenza di tali patologie.

L’Assessorato alla Salute della Regione Sicilia inserendosi in un contesto nazionale, e all’interno del Piano  Regionale della Prevenzione, intende predisporre una serie di strategie utili per una pianificazione e programmazione  efficace, con l’individuazione di linee di indirizzo tecnico-scientifiche, all’interno delle quali verranno indicati gli attori  e le specifiche funzioni; con riferimento ai servizi pubblici per la prevenzione e l’assistenza sotto il profilo sanitario,  destinati ai soggetti interessati a questo problema. Il gioco d’azzardo nella sua espressione patologica è un fenomeno  prevenibile e riducibile.

L’efficacia degli interventi è strettamente legata alla tipologia di assistenza a cui assegnare le  varie categorie di soggetti esposti. Per questo motivo, si terrà a Palermo giorno 18 Novembre 2014 (inizio dei lavori  ore 9,00), all’Albergo delle Povere, Corso Calatafimi 219, un Workshop dal titolo: “Linee Guida sul GAP: La  Regione regola il gioco”, organizzato dal Servizio Promozione della Salute dell’Assessorato della Salute della Regione  Sicilia, diretto da Salvatore Requirez. Aprirà i lavori l’assessore alla Salute, Lucia Borsellino.

“Lo scopo dell’incontro – precisa Requirez – è quello di presentare le Linee Guida per la definizione di  azioni di prevenzione e la riduzione del rischio di dipendenza del gioco patologico, elaborato dai membri del Tavolo  Tecnico Regionale, che a tal proposito si riuniscono all’incirca da 1 anno. Inoltre, ci si vuole confrontare, attraverso la  dinamica della conferenza di consenso, con le associazioni impegnate su questo fronte e con tutti gli altri operatori del  settore dai quali possano venire più utili indicazioni per la stesura del provvedimento per mettere a fuoco le più  rilevanti problematiche inerenti l’assistenza al GAP, tenuto conto delle differenti realtà presenti sul territorio  regionale”.

“E’ un momento di particolare prestigio – continua il direttore Generale del Dipartimento per le Attività  Sanitarie e Osservatorio Epidemiologico (DASOE), Ignazio Tozzo – per il nostro dipartimento potere offrire sia  agli operatori del Servizio Sanitario Nazionale (SNN), sia agli esterni, l’opportunità di muoversi secondo linee di  comportamento che, per la prima volta a livello nazionale, verranno codificate. Investire su programmi orientati alla  prevenzione del gioco d’azzardo, che spesso sconfina in altri e più gravi bisogni di carattere sociale, significa mettere  in atto una concreta politica di prevenzione sanitaria con l’obiettivo di evitare la frammentazione degli interventi e  valutare l’efficacia a medio e lungo periodo degli stessi, riduce enormemente i costi relativi all’assistenza sanitaria e  soprattutto trasmette messaggi e favorisce comportamenti univoci e condivisi”.

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