Lo studio: con tecnologia Gps prevedibili gli infortuni dei calciatori

di oggisalute | 8 agosto 2016 | pubblicato in Attualità
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Gli infortuni dei calciatori? Ora si possono prevedere analizzando il carico di lavoro durante gli allenamenti e le partite, sfruttando la tecnologia Gps. A scoprirlo gli esperti dell’Università di Birmingham, che hanno collaborato con il Southampton Football Club per analizzare le prestazioni dei giovani sportivi e osservare i legami tra l’allenamento e le  lesioni. I risultati sono pubblicati sul ‘British Journal of Sports Medicine’.

L’indagine ha sfruttato una serie di dati relativi alle prestazioni del giocatore (ad esempio la distanza totale coperta o la distanza percorsa ad alta velocità), raccolti grazie ad apparecchiature Gps indossate dagli sportivi. I numeri sono stati poi analizzati in relazione agli infortuni registrati, che hanno richiesto uno stop dal calcio.

I ricercatori hanno scoperto che c’è un maggior rischio di farsi male quando i giocatori accumulano un numero molto elevato di brevi sequenze di velocità durante l’allenamento per un periodo ristretto, in media tre settimane. Lo studio è il primo a monitorare il rischio di lesioni utilizzando la tecnologia Gps per monitorare la velocità e l’accelerazione dei giocatori sia durante la preparazione, che nel corso dei match veri e propri.

“La nostra ricerca ha un enorme potenziale di applicazione pratica e scientifica – commentano gli autori – dimostriamo infatti che, con carichi di lavoro eccessivi, il pericolo di lesioni aumenta, ma può essere ridotto introducendo gli sforzi più progressivamente. Allenandosi in questo modo, i calciatori possono sviluppare una maggiore capacità di recupero e una tolleranza superiore all’intensità dell’esercizio e alla fatica, aumentando le proprie capacità fisiche”.

(Fonte: Adnkronos)

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