Al via campagna

Parlano le donne con cancro
al seno metastatico

di oggisalute | 21 maggio 2018 | pubblicato in Attualità
seno_donna

Voci di donne con tumore al seno metastatico di nuovo protagoniste nelle piazze italiane. Torna con nuove storie e nuove tappe “Voltati. Guarda. Ascolta. Le donne con tumore al seno metastatico”, la campagna promossa da Pfizer in collaborazione con Fondazione Aiom, Europa Donna Italia e Susan G. Komen Italia, che nel corso del 2017 ha raccolto e fatto conoscere attraverso web, radio ed eventi di piazza i racconti delle donne che ogni giorno combattono con grande coraggio contro questa malattia.

A Roma nell’ambito della Race for the Cure – la più grande manifestazione per la lotta ai tumori del seno in Italia e nel mondo, organizzata da Susan G. Komen Italia – sono state annunciate le tre storie selezionate dalla giuria come rappresentative delle tante testimonianze raccolte attraverso il sito web della campagna: “Poema sinfonico” di Carla, “La mia fetta di felicità” di Isabella e “Una giornata da metastatica” di Nunzia.

Le tre storie, insieme alle tre protagoniste nella prima edizione, potranno essere lette, nei libretti formato Millelire e ascoltate, in versione audioracconto con la voce di attrici professioniste, presso gli stand della campagna, allestiti al Villaggio della Race for the Cure, fino al 20 maggio, e saranno poi protagoniste anche alla ‘Race’ di Bari (25-27 maggio) e negli eventi organizzati intorno all’installazione “La Folla Immobile”, che ‘costringe’ i passanti a confrontarsi con l’atteggiamento prevalente nei confronti del tumore al seno metastatico, patologia di cui si parla poco e a cui si tende a ‘voltare le spalle’, a Bari, Padova e Firenze.

Sono circa 30.000 – ricorda una nota – le donne italiane che convivono con il tumore al seno metastatico: persone ‘invisibili’ che ancora non trovano l’ascolto e l’assistenza di cui hanno bisogno. Il primo obiettivo è vincere il senso di solitudine ed emarginazione che spesso travolge le donne che convivono con questa patologia. In questo senso è fondamentale il valore della narrazione e della comunicazione per affrontare la malattia.

“Il successo registrato dalla campagna ‘Voltati. Guarda. Ascolta’ e la grande partecipazione delle pazienti dimostrano che si tratta di uno strumento efficace che aiuta le donne a uscire dall’isolamento e offre loro l’opportunità di esprimersi, di essere ascoltate, di raccontare la loro esperienza di vita”, dichiara Rosanna D’Antona, presidente di Europa Donna Italia. “Dai racconti pervenuti emerge un quadro di donne sofferenti eppure attive e combattive, che si narrano alle prese con le incombenze della quotidianità: la famiglia, il lavoro, la casa. L’incertezza è la loro compagna di strada, che però spesso diventa uno stimolo per accogliere la vita nonostante tutto e, anche imparando a fermarsi, a viverla più intensamente”.

La campagna vuole ribadire l’importanza di garantire a tutte le donne che convivono con un tumore al seno in fase avanzata il diritto alla migliore qualità di vita possibile, l’accesso alle migliori terapie innovative oggi disponibili, la continuità o il reinserimento lavorativo. Da quest’anno partner della campagna è Susan G. Komen, che ha voluto ospitarle l’iniziativa all’interno della Race for the Cure.

“Per noi della Komen Italia aderire con il patrocinio e partecipare a questo importante progetto, rivolto alle donne che si trovano ad affrontare una malattia metastatica, è una scelta naturale, in linea con la nostra mission. Da anni infatti cerchiamo di garantire alle donne che si trovano a vivere questa non facile condizione, ascolto attento dei loro bisogni e necessità e anche servizi gratuiti personalizzati che aiutino a mantenere la migliore qualità di vita possibile”, afferma Riccardo Masetti, Presidente Susan G. Komen Italia e Direttore Centro Integrato di Senologia, Fondazione Policlinico Universitario A. Gemelli, Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma.

Il tumore al seno in forma avanzata o metastatica è caratterizzato dalla diffusione del tumore dal seno ad altre zone del corpo, come ossa, fegato, polmone o cervello. Solo il 5-10% dei 50.000 nuovi casi annui di tumore al seno è in fase metastatica al momento della diagnosi, ma circa il 30% delle pazienti cui è stato diagnosticato un tumore al seno in fase precoce dovrà poi affrontare questa evoluzione.

“Clinicamente il tumore al seno metastatico impatta in maniera importante, perché dobbiamo gestire problematiche molto più complesse che vanno al di là del semplice controllo di malattia, tanto che in questi ultimi due anni a livello internazionale grande rilievo è stato dato, oltre che ai sistemi oggettivi di valutazione della risposta, anche alle cosiddette valutazioni soggettive del paziente”, spiega Paolo Marchetti, professore ordinario di Oncologia medica, direttore di Oncologia medica, Aou Sant’Andrea di Roma. “La presenza di metastasi incide in maniera profondamente diversa rispetto alle forme non metastatiche a diversi livelli: sulla vita psicologica; sullo stato complessivo delle pazienti, per le diverse sedi di malattia; sulla loro vita di relazione, per le difficoltà a cui devono far fronte insieme alla famiglia”.

Sebbene non esista ancora una cura risolutiva per questo tumore, le terapie mirate di ultima generazione sono oggi in grado di bloccare o rallentare la progressione della malattia garantendo al contempo una buona qualità di vita. “Le prospettive sono numerose e incoraggianti, soprattutto per quanto riguarda quelle tipologie di tumore mammario finora prive di trattamenti efficaci, come ad esempio il carcinoma mammario metastatico o localmente avanzato HR+/HER2-“, dichiara Francesco Cognetti, direttore di Oncologia medica dell’Istituto nazionale tumori del Regina Elena di Roma e presidente della Fondazione Insieme Contro il Cancro.

“Evidenze incoraggianti per questo tumore arrivano dalla nuova classe di farmaci a bersaglio molecolare, gli inibitori delle chinasi ciclina-dipendenti 4 e 6 (CDK 4/6). Negli studi clinici il capostipite di questi farmaci, palbociclib, in combinazione con una terapia antiormonale, si è dimostrato in grado di prolungare significativamente la sopravvivenza libera da progressione (PFS) rispetto alla sola terapia antiormonale o alla terapia antiormonale con placebo”.

Tutte le storie sono disponibili sul sito www.voltatiguardaascolta.it, dove è possibile trovare tutte le informazioni sulla campagna. Storie da leggere, da ascoltare e quest’anno anche da guardare: il racconto “Io scelgo di vedermi splendida” di Alessandra è stato infatti selezionato per la trasposizione in un cortometraggio, veicolato attraverso canali social e Festival cinematografici.

“I principali obiettivi che ci siamo posti con questa campagna sono promuovere una maggiore conoscenza sul tumore al seno metastatico e soprattutto dare voce alle pazienti. Per molti anni l’attenzione mediatica si è concentrata sui successi ottenuti nella cura del tumore del seno nelle fasi precoci, caratterizzata oggi da una percentuale di guarigioni che si aggira intorno al 90%. Di conseguenza la malattia metastatica, e con essa i bisogni di quel 10% di donne per le quali la battaglia contro la malattia non è stata definitivamente vinta, è rimasta nell’ombra”, afferma Alberto Stanzione, direttore Oncologia di Pfizer in Italia.

“Un esercito di 30.000 donne, con un’età media di 54 anni, pienamente inserite nel tessuto sociale e lavorativo, alle quali abbiamo voluto dare la possibilità di essere ascoltate, perché solo dall’ascolto diretto delle pazienti è possibile comprenderne veramente le esigenze e lavorare per offrire loro risposte concrete al bisogno di salute e qualità di vita di cui hanno diritto”.

(Fonte: Adnkronos)

Lascia un commento

Protezione anti-spam *