Lo studio della Georgia University di Atlanta

La cannabis triplica il rischio
di morte per ipertensione

di oggisalute | 10 agosto 2017 | pubblicato in Attualità
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La marijuana alza la pressione, fin troppo. Il consumo della sostanza è associato a un rischio triplicato di morire di ipertensione, secondo uno studio della Georgia University di Atlanta.

In assenza di dati precisi, i ricercatori hanno ‘costruito’ uno studio di follow up dei partecipanti al Nhanes (National Health and Nutrition Examination Survey), tutti intorno ai 20 anni o meno: nel 2005-06 avevano risposto a domande sul consumo di cannabis e sull’età in cui avevano provato per la prima volta. In questo modo l’equipe ha quantificato da quanti anni i consumatori fumavano la sostanza. Le informazioni ottenute sono poi state incrociate con i dati di mortalità nel 2011, provenienti dal Centro nazionale per le statistiche sulla salute, per verificare l’associazione fra il consumo di marijuana e la durata con i decessi per ipertensione, malattie cardiovascolari e cerebrovascolari.

Fra i 1.213 partecipanti alla ricerca, quelli che fumavano cannabis (il 57%) mostravano un rischio più alto di morire di ipertensione, ben 3,4 volte di più rispetto ai non consumatori, con un aumento anche per ogni anno di utilizzo (+1,04). Pur con tutti i limiti dello studio, “questo risultato non ci ha sorpreso – commenta Barbara Yankey, principale autrice del lavoro – E’ noto che il consumo di marijuana ha diversi effetti sul sistema cardiovascolare. Stimola il sistema nervoso simpatico, portando a un aumento del battito cardiaco, della pressione e della domanda di ossigeno. Alcuni pronto soccorso hanno riportato casi di angina e infarto dopo l’uso” della droga. Nessun effetto è stato rilevato dallo studio sul rischio di morte per patologie  cardiovascolari e cerebrovascolari.

(Fonte: Adnkronos)

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