Sanità

Dipendenza da Internet, in Italia
disponibili 99 centri specializzati

di oggisalute | 22 febbraio 2022 | pubblicato in Attualità
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Una mappatura geolocalizzata e interattiva per individuare velocemente i servizi che si occupano di dipendenza da internet. Si tratta di una guida online realizzata dal Centro nazionale dipendenze e doping dell’Istituto superiore di sanità (Iss). La mappa, presentata oggi nell’ambito del webinar ‘Disturbi da internet’, aggiornata al mese di dicembre 2021 – riferisce l’Iss – è un elenco ragionato delle strutture socio-sanitarie che si occupano delle problematiche legate all’uso di Internet e facilita l’accesso alle risorse territoriali agevolando e riducendo i tempi d’incontro fra domanda dell’utente e risposta dei servizi.

Secondo i dati del censimento sono 99 le risorse territoriali che si occupano dei disturbi internet correlati, di cui 83 afferenti al Servizio sanitario nazionale e 16 al privato sociale. Tuttavia l’offerta non è omogenea sul territorio nazionale: la Lombardia per il Nord, le Marche per il Centro e la Sardegna per il Sud e le Isole sono le regioni con la maggior presenza di risorse territoriali per le dipendenze da Internet. Non sono giunti aggiornamenti dalle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Friuli Venezia Giulia e Molise.

I percorsi di trattamento offerti sono caratterizzati prevalentemente da un approccio multimodale integrato che vede nell’intervento di sostegno psicologico al paziente (93%) l’intervento maggiormente proposto, a seguire la psicoterapia individuale (91%) e l’intervento di sostegno psicologico ai familiari (82%), l’intervento psicoeducativo individuale (73%) e la psicoterapia familiare (66%), percentuali minori riguardano gli altri interventi proposti nella scheda di rilevazione.

Le risorse territoriali si avvalgono di diverse figure professionali – spiega l’Iss – che offrono trattamenti integrati. I professionisti che compongono l’équipe sono 347 e sono soprattutto psicoterapeuti (29%), assistenti sociali ed educatori professionali (entrambi 16%), medici specialisti in psichiatria o neuropsichiatria (15%) e a seguire psicologi clinici, infermieri professionali, medici specialisti in neuropsichiatria infantile, stagisti, borsisti e volontari. La maggior parte delle risorse territoriali prende in carico utenti per le dipendenze da sostanza (73%) e/o per le altre dipendenze comportamentali (91%). Sono soprattutto l’alcol (59%) e il disturbo da gioco d’azzardo (68%) ad essere trattati nei servizi e nelle strutture che hanno aderito al censimento.

“Offrire agli utenti alle prese con un uso problematico da internet un aiuto per identificare subito il servizio più idoneo – dice Roberta Pacifici, direttrice del Centro dipendenze e doping dell’Iss – può favorire un più facile accesso alla presa in carico e al trattamento di questa dipendenza e prevenire così la cronicizzazione del disagio”. L’Iss metterà a disposizione tutti i Telefoni verdi sulle dipendenze (fumo, alcol, droga, doping, gioco d’azzardo) per poter intercettare anche i disturbi legati alla dipendenza da internet.

(Fonte: Adnkronos)

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