Il provvedimento

Abolito il superticket, Speranza:
“Tassa odiosa sulla salute”

di oggisalute | 2 settembre 2020 | pubblicato in Attualità
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“Ogni volta che una persona non si cura come dovrebbe per motivi economici siamo di fronte a una sconfitta per lo Stato, a una violazione della nostra Costituzione. Da oggi non ci sarà più questa tassa odiosa sulla salute”. Lo dichiara il ministro della Salute, Roberto Speranza, festeggiando lo
stop al superticket che è scattato l’1 settembre. “Una notizia importante”, sottolinea il titolare della Sanità italiana.

Plaude all’abolizione anche Antonio Gaudioso, segretario generale di Cittadinanzattiva- Tribunale per i diritti del malato che, attraverso una petizione su Change.org e le sue sedi territoriali, ha raccolto oltre 35mila firme per l’abolizione di questo “balzello”. “È un risultato importante di cui siamo molto orgogliosi insieme ai nostri attivisti e alle tante organizzazioni civiche che negli ultimi anni si sono battuti per l’abolizione di questa tassa che aveva pesanti ripercussioni sui cittadini e sull’accesso alle cure. Si trattava di una tassa iniqua che ha alimentato le disuguaglianze”.

Il superticket oltre ad alimentare le disuguaglianze, dice Gaudioso all’Adnkronos Salute, “ha aumentato i costi delle prestazioni sanitarie, gravando ancor più sulle tasche delle persone che sempre più spesso rinunciano a curarsi, pur avendone bisogno. E non ha rimpinguato le casse del Ssn, anzi paradossalmente le ha impoverite, spingendo i cittadini, snervati dai costi maggiorati e dalle lunghissime liste d’attesa, ad andare nel privato, che spesso diventa persino più conveniente per alcune prestazioni, come gli esami del sangue”.

Si tratta di un risultato che “dimostra una volta di più che la cittadinanza attiva può avere uno straordinario ‘potere trasformativo’ della nostra società. Nelle piccole così come nelle grandi cose. Ora bisogna lavorare per la rimodulazione del ticket in base alla progressività del reddito familiare, perché si arrivi ad un modello di compartecipazione alla spesa sanitaria sempre più equo e che non penalizzi i diritti dei cittadini alle cure e salvaguardi la sostenibilità del nostro Ssn”.

(Fonte: Adnkronos)

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