Lo studio

I pazienti “premiano” gli infermieri de “La Maddalena”: prestazioni in crescita

di oggisalute | 11 maggio 2018 | pubblicato in Attualità
infermieri maddalena

Crescono le prestazioni del servizio infermieristico dell’ospedale “La Maddalena” di Palermo. Ad un anno e mezzo dall’apertura è positivo il bilancio dell’ambulatorio per la gestione dei cateteri venosi centrali.

L’ambulatorio è stato attivato nell’ottobre del 2016 e da luglio dello scorso anno viene gestito da un’infermiera dedicata esclusivamente alla gestione dei cateteri venosi centrali ed all’impianto dei Picc, ossia dispositivi inseriti perifericamente all’altezza del braccio per la somministrazione dei farmaci. A conferma del corretto posizionamento, viene adoperato un sistema di verifica elettrocardiografico. Fino ad oggi sono stati installati 1.400 dispositivi da parte di cinque infermieri specialisti, appositamente formati dalla stessa struttura sanitaria.

Inoltre, in occasione della Giornata internazionale dell’infermiere, che si celebra il 12 maggio di ogni anno, il servizio infermieristico de “La Maddalena” ha diffuso i dati relativi ad uno studio condotto su 102 pazienti, a cui è stato impiantato il Picc. L’indagine è stata condotta in collaborazione con il corso di laurea in infermieristica dell’Università degli studi di Palermo, con la quale la struttura è convenzionata per i tirocini formativi.

Alla domanda su quanto interferisca il dispositivo sulla qualità della vita, la maggior parte degli intervistati ha dato risposte soddisfacenti. Una percentuale di pazienti che oscilla tra il 50 ed oltre il 60 per cento ha dichiarato che il catetere non interferisce con attività domestiche, hobby o commissioni. Poco disturbati dal dispositivo sono il 20 per cento circa, mentre ancora più basse sono le percentuali di chi ha dichiarato un’incidenza negativa sulla qualità della vita.

Da quanto emerso dallo studio, inoltre, il Picc sembra avere fortunatamente una pressoché nulla influenza sugli stati emotivi del paziente, come stress, ansia, paura, immagine del sé e relazioni con gli altri. Gli assistiti, infine, sono soddisfatti anche per le informazioni ricevute dagli infermieri riguardo alle modalità di medicazione ed ai controlli successivi, non avendo, inoltre, riscontrato particolari anomalie.

Positivo anche il bilancio della dimissione infermieristica. Il servizio, avviato tre anni fa, è rivolto ai pazienti oncologici e a quelli ricoverati nel reparto di lungodegenza della clinica palermitana. Prevede che, al momento della dimissione, l’infermiere responsabile consegni una relazione con tutte le informazioni per l’assistenza del paziente nel post ricovero, contenute in schede dettagliate utili alla famiglia, sia all’eventuale operatore sanitario domiciliare che assisterà il malato.

La dimissione infermieristica completa così quella medica, fornendo al paziente tutti i dati riguardanti l’assistenza ricevuta durante il ricovero, da consegnare al medico curante o al personale sanitario che proseguirà l’assistenza. In una scheda generale sono indicati i problemi di natura infermieristica e la loro evoluzione in corso di ricovero, l’autonomia della cura di sé, il rischio di lesioni da decubito, la compromissione dell’integrità cutanea, l’intensità di dolore, l’alimentazione, con i relativi trattamenti infermieristici. Altre schede, invece, contengono suggerimenti per la prevenzione delle cadute e delle lesioni da pressione, la registrazione del dolore, la gestione dei cateteri venosi centrali e degli elastomeri, dispositivi utili anche alla somministrazione della chemioterapia. Tutti i dati sono documentati con scale di valutazione scientificamente validate e condivise.

“È stato un progetto che ha richiesto un lavoro minuzioso e capillare, con un percorso formativo molto serrato – spiega Giuseppe Intravaia, responsabile del servizio infermieristico de “La Maddalena” – . La dimissione infermieristica necessiterebbe essere più diffusa nel territorio, ed a questo proposito, l’Ordine delle Professioni infermieristiche di Palermo ha istituito la commissione di cure palliative e terapia del dolore, della quale sono coordinatore, poiché il concetto di dimissione è correlabile a tutti i pazienti che afferiscono ad una struttura ospedaliera. Tenuto conto che operiamo in un dipartimento oncologico, il primo obiettivo di questa commissione sarà quello di coinvolgere tutti i coordinatori degli hospice di Palermo e degli enti che erogano assistenza domiciliare ai pazienti oncologici, in maniera tale da condividere i contenuti della dimissione infermieristica, al fine di standardizzare e sposare un linguaggio scientifico comune”.

 

Nella foto, gli infermieri coordinatori del servizio infermieristico de “La Maddalena”. Da sinistra: Salvatore Greco, Maria Concetta Marchese, Giuseppe Intravaia (responsabile), Marisa Cusumano, Marcella Dabbene, Ottavio Lo Cricchio, Gilda Barbera, Rosanna Bellingardo, Antonio Giambrone

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