Congresso nazionale della Siot

Intervista: il ruolo dell’infermiere
nella chirurgia ortopedica

di oggisalute | 13 ottobre 2017 | pubblicato in Attualità
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La prevenzione delle infezioni ed il loro trattamento in ortopedia, senza trascurare l’innovazione tecnologica e la cura della persona. A questo e altro sarà dedicato l’incontro “Il contributo dell’infermiere nella prevenzione e gestione delle infezioni in Chirurgia ortopedica”. L’evento rientra nell’ambito del 102esimo congresso nazionale della Siot, la Società italiana di ortopedia e traumatologia, e si svolgerà a Palermo il 22 ottobre, dalle 8,30 alle 13,15, nel padiglione 4 della Fiera del Mediterraneo.

Responsabile scientifico dell’evento, insieme a Pasqualino D’Aloia, dell’Istituto ortopedico “Galeazzi” di Milano, sarà Giuseppe Intravaia, a capo del servizio infermieristico del dipartimento oncologico “La Maddalena” di Palermo.

Quali saranno nel dettaglio gli argomenti trattati nel congresso?

“Questa sessione focalizza il contributo dell’infermiere nella prevenzione e gestione delle infezioni in chirurgia ortopedica che rappresentano potenzialmente una complicanza temibile. Il verificarsi di una infezione in chirurgia ortopedica, in alcune situazioni, può essere correlato all’assistenza sanitaria e sociosanitaria, chiamata Ica. Le Ica costituiscono un fenomeno globale che, nel panorama dei potenziali rischi per la sicurezza del paziente attribuibili all’assistenza sanitaria, giocano un ruolo di primo piano, dal momento che hanno un elevato impatto clinico ed economico e sono evitabili con l’adozione di misure di provata efficacia”.

schermata-2017-10-13-alle-20-15-37Si parlerà anche di prevenzione, non è così?

“Sì, sarà affrontato il tema della prevenzione delle infezioni dal punto di vista delle istituzioni, ma anche del loro trattamento in ambito ortopedico, in riferimento alle infezioni del sito chirurgico e delle protesi articolari. Una efficace prevenzione delle infezioni prevede la conduzione di una serie di attività integrate al sistema di qualità aziendale, all’interno del quale l’infermiere ricopre un ruolo nevralgico”.

In questo contesto come si colloca la figura dell’infermiere?

“È un professionista responsabile dell’assistenza e collaboratore all’interno dell’èquipe sanitaria. Tali funzioni si concretizzano con percorsi e processi clinico assistenziali che si riferiscono e si basano su alcuni punti precisi. Evidenze scientifiche, linee guida e buone pratiche; competenze professionali; appropriatezza dei processi e delle prestazioni; implementazione e attuazione delle procedure e del sistema di risk management aziendale ed, infine, verifica e costante feedback sull’andamento dei processi assistenziali e dei risultati ed esiti”.

Si parlerà anche di Care bundle, può spiegarci di che si tratta?

“Si tratta di un insieme contenuto di azioni evidence based di comprovata efficacia, rivolte nel caso specifico al paziente ortopedico, che devono essere applicate in toto, gestibili, tracciabili e monitorabili nel tempo”.

Ci sarà spazio anche per l’innovazione tecnologica.

“Sì, abbinata alle competenze professionali, può offrire soluzioni gestionali in ambienti complessi come la sala operatoria, favorendo la comunicazione tra gli operatori e riducendo le inefficienze operative. Ciò si traduce in maggiore sicurezza per il percorso clinico-assistenziale del paziente e tutela degli operatori: a tal proposito è prevista da parte della senatrice della Repubblica e componente del comitato centrale Ipasvi, Annalisa Silvestro, una presentazione sintetica della legge Gelli 24/17 nei suoi punti nodali e di specifica innovazione per quanto attiene l’esercizio professionale e la responsabilità professionale in ambito sanitario”.

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