A Firenze colpiti tre operatori sanitari

Nuovo caso di morbillo in ospedale,
appello per la vaccinazione

di oggisalute | 20 marzo 2017 | pubblicato in Attualità
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Un altro operatore sanitario si è ammalato di morbillo all’ospedale San Giovanni di Dio di Firenze. Lo comunica l’Ausl Toscana Centro, precisando che si tratta del terzo caso da inizio marzo che viene diagnosticato all’interno del presidio ospedaliero. Questa volta l’infezione ha colpito un’anestesista che ha contratto la malattia in famiglia e non è al lavoro da martedì scorso. Prima si erano ammalati una radiologa che era stata ricoverata nel Reparto di malattie infettive, e un’operatrice dell’area materno infantile. Nel mese di gennaio si erano verificati altri casi di morbillo, sempre tra operatori sanitari, nel presidio Santa Maria Annunziata di Ponte a Niccheri.

“Anche per questo terzo caso sono state immediatamente avviate dalla direzione sanitaria ospedaliera le procedure per risalire ai contatti che in tutto, tra operatori sanitari e familiari saranno una cinquantina”, stima l’Ausl. “All’interno della struttura ospedaliera – spiega il direttore sanitario, Simone Naldini – stiamo promuovendo attivamente la vaccinazione tra tutti gli operatori, in particolare tra i giovani adulti che risultano i più colpiti da queste piccole epidemie”. E oggi è in programma un vertice fra tutti i direttori dei dipartimenti dell’Ausl Centro, con l’obiettivo di decidere “strategie per la completa copertura vaccinale del personale sanitario”.

Maria Grazia Santini, direttore dell’Area aziendale igiene pubblica, torna a invitare la popolazione alla vaccinazione: “Con l’aumento del numero delle persone non vaccinate contro il morbillo cresce progressivamente il numero degli ammalati”, avverte l’esperta, in linea con l’Sos lanciato ieri dal ministero della Salute.

“Il morbillo è una malattia infettiva esantemica, altamente contagiosa, che si diffonde facilmente per via area (colpi di tosse, starnuti e così via). Solo il vaccino può prevenire la malattia che può avere anche gravi complicanze”, precisano dall’Ausl Toscana Centro. Invece “le coperture vaccinali nei bambini piccoli, soprattutto per quanto riguarda il morbillo, da anni sono al di sotto del 95% che è considerata la soglia utile per ottenere la cosiddetta immunità di gregge, in modo da ottenere l’eliminazione della circolazione del virus”.

Zoomando sulla Toscana, “la copertura è pari all’88,72% secondo i dati del 2015, relativi ai bambini nati nel 2013. Stiamo quindi assistendo a un trend negativo: nel 2011 la media regionale era del 92,05%, nel 2012 del 91,13%, nel 2013 del 90,07% e nel 2014 dell’89,31%. A livello regionale, sul totale della coorte dei nuovi nati nel 2013 (28.937 bambini), risultano non vaccinati ben 3.264 bambini”. Di questi, “1.126 risultano rintracciati e contattati dai servizi, ma non si sono presentati; 851” famiglie “hanno espresso dissenso informato definitivo; 697 dissenso informato temporaneo, mentre 276 risultano non rintracciabili nonostante l’indirizzo conosciuto”. Risultato: “Il virus continua a circolare e, come prevedibile, si assiste al verificarsi di epidemie. Si ammalano soprattutto i giovani adulti che si trovano in attività lavorativa. Attualmente i casi segnalati in Toscana sono il triplo di quelli notificati in tutto l’anno 2016”.

“Per lungo periodo – conclude Santini – nella popolazione si è pensato erroneamente che la vaccinazione anti-morbillo fosse offerta solo ai bambini. Invece la vaccinazione è importante per tutti coloro che non hanno avuto la malattia o non sono stati vaccinati in precedenza. La raccomandazione è quindi quella di vaccinarsi. La vaccinazione è gratuita per tutti a tutte le età, come prevede il calendario nazionale e regionale. Il calendario è per tutta la vita, da 0 a 100 anni”.

(Fonte: Adnkronos)

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