Progetto Spallanzani-Anlaids

“Facciamolo rapido”, al via test veloce
per l’Hiv: bastano 20 minuti

di oggisalute | 19 gennaio 2017 | pubblicato in Attualità
HIV-virus-WEB

Un nuovo progetto per dare un’ulteriore opportunità di accesso al test Hiv: con “Facciamolo rapido”, promosso da Istituto Spallanzani di Roma e Anlaids Lazio Onlus, sarà possibile effettuare gratuitamente e in forma riservata un test rapido della saliva nella sede di Anlaids Lazio (via Giovanni Giolitti 42) il secondo e il quarto giovedì di ogni mese, a partire dal 19 gennaio. Il risultato del test sarà comunicato da un medico dello Spallanzani dopo 20 minuti. Un’iniziativa per sensibilizzare ed educare a fare il test periodicamente anche in un luogo non “sanitario”.

Inoltre – spiega l’Istituto in una nota – verrà offerta una consulenza individuale e fornite le informazioni sul rischio di trasmissione, sulle misure di prevenzione del contagio da Hiv e di altre infezioni trasmesse sessualmente, ma non sarà rilasciato il referto dell’esame. Se necessario, si potranno svolgere ulteriori esami allo Spallanzani.

“Prevenzione ed informazione sono rilevanti quanto clinica e ricerca per debellare la patologia”, sottolinea Marta Branca, direttore generale dell’Inmi Spallanzani. “Il numero di malati con Hiv/Aids e dei sieropositivi che vengono seguiti nel nostro Istituto è considerevole – prosegue – pertanto ci impegniamo con sempre maggior determinazione in tutte le iniziative utili a prevenire la trasmissione del virus oltre che curare una patologia diventata cronica-degenerativa”.

Si stima che circa il 15% della popolazione con infezione da HIV non sia a conoscenza del proprio stato, e che da questo gruppo di persone abbia origine circa la metà dei nuovi casi di infezione.

“Fare il test – ribadisce il presidente Anlaids Lazio, Massimo Ghenzer – è il più grande gesto di responsabilità nei confronti di se stessi e degli altri. Permettere di poterlo eseguire non solo nelle strutture ospedaliere – conclude – è sicuramente un mezzo per incrementarne gli accessi rispettandone i requisiti scientifici grazie alla presenza dei medici dello Spallanzani”.

(Fonte: Adnkronos)

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