Attenzione a rischi ed effetti collaterali

Chirurgia estetica del seno:
le soluzioni più diffuse

di oggisalute | 30 giugno 2016 | pubblicato in Attualità
seno

(PUBBLIREDAZIONALE) Il seno femminile è da sempre l’emblema indiscusso della femminilità. Il seno costituisce la fonte di bellezza per eccellenza, ma anche di grande disagio per le donne che non riescono ad apprezzare il proprio per ragioni legate al volume o alla forma. In più, si aggiungono spesso anche le problematiche legate all’invecchiamento, che comportano il cedimento della struttura, con il conseguente e temibile “effetto svuotamento”.

Gli interventi di natura estetica al seno sono tra quelli più diffusi della chirurgia plastica in generale e devono essere affrontati con la dovuta preparazione circa i rischi, le controindicazioni e i casi in cui il ricorso alla chirurgia estetica è sconsigliato.

Indipendentemente dall’intervento al quale ci si vuole sottoporre, bisogna ricordarsi che si tratta di un’operazione a tutti gli effetti, e può comportare anche delle gravi complicazioni. Per questo motivo, è fondamentale individuare un chirurgo specializzato che aiuti le pazienti a riflettere attentamente sui diversi aspetti che compongono l’operazione.

A tale riguardo, vi segnaliamo il portale web di un centro di chirurgia estetica del seno di Roma, dove si possono reperire delle info utili sugli interventi e sul team di specialisti in chirurgia estetica di cui si avvale il centro.

La mastoplastica è un’operazione di chirurgia estetica volta a tre differenti obiettivi, a seconda dei quali varia anche il tipo di intervento: mastoplastica additiva, riduttiva, o mastopessia. Di seguito descriviamo i tre diversi metodi di intervento.

Mastoplastica additiva

La mastoplastica additiva rappresenta l’operazione più diffusa e richiesta al giorno d’oggi, giacché comporta l’aumento, anche significativo, del volume del seno. Si tratta dell’operazione prediletta dalle donne che desiderano aumentare la taglia del proprio seno.

Nella mastoplastica additiva, il chirurgo pratica un’incisione molto piccola (4/7 cm) nel solco sottomammario, in alcuni casi intorno all’areola, o più di rado in corrispondenza dell’ascella. La protesi viene inserita passando attraverso il suddetto taglietto, e viene posizionata dietro il muscolo del grande pettorale, o dietro la ghiandola mammaria. Le protesi maggiormente utilizzate nella mastoplastica additiva sono quelle in silicone, riempite con soluzione salina. La soluzione salina conferisce alle protesi una maggiore morbidezza, ma in caso di rottura può comportare dei seri pericoli per la salute della paziente. La soluzione fisiologica è invece meno morbida al tatto, ma assicura meno rischi per la salute in caso di rottura accidentale.

Mastoplastica riduttiva

Come suggerisce il termine, la mastoplastica riduttiva ha la funzione di ridurre il volume del seno, asportandone una parte. Si tratta di un’operazione che viene praticata sia per fini estetici, sia per scopi medici, ad esempio per evitare l’incurvamento della colonna vertebrale. Questo intervento non consente solo la riduzione del volume delle mammelle, ma anche il rimodellamento della forma.

Nell’intervento di riduzione del seno vengono praticate tre incisioni: una intorno all’areola, una dall’areola al solco sottomammario e un’altra lungo il solco sottomammario. In seguito all’intervento, anche la forma dell’areola viene ridimensionata e modellata ad hoc. L’intervento in questione ha una durata media di 45 minuti e viene eseguito in anestesia locale, o in sedazione endovenosa.

Mastopessia

 La mastopessia è un’operazione di chirurgia estetica che serve a sollevare il seno cadente, o troppo rilassato, tipico di quando si verifica una perdita di tonicità della pelle. L’intervento consiste nella rimozione della cute in eccesso, con il conseguente effetto lifting alle mammelle. Generalmente, nella mastopessia tradizionale non è previsto un riempimento della mammella, ma vi sono anche forme particolari di mastopessia che prevedono sia il lifting della cute sia il riempimento tramite mastoplastica additiva.

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