In funzione al Centro Cardiologico Monzino di Milano

Arriva Tac rivoluzionaria per la diagnosi delle malattie del cuore

di oggisalute | 5 marzo 2015 | pubblicato in Cure e terapie
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Al Centro Cardiologico Monzino di Milano è in funzione da oggi la macchina Tac più avanzata al mondo, in grado di acquisire l’immagine di tutto il cuore nel tempo di un solo battito cardiaco. Dotato di una tecnologia rivoluzionaria, il nuovo apparecchio preannuncia una svolta nella diagnosi delle malattie cardiache perché unisce a un’eccellente qualità delle immagini, un’altissima velocità di esecuzione e una maggiore sicurezza per il paziente, con radiazioni che si avvicinano allo zero. La “Revolution CT” è operativa in dieci centri nel mondo, di cui tre in Europa, accanto al Monzino: tra questi, il centro milanese è l’unico ospedale ad impiegarla ad alto volume clinico.

Grazie a queste sue potenzialità, l’esame diventa finalmente accessibile a categorie di malati che fino a ieri erano rimaste escluse. “La nuova Tac infrange alcune barriere storiche per i pazienti – spiega Daniele Andreini, responsabile dell’Unità Operativa Tac Cardiovascolare del Monzino – L’acquisizione in alta definizione di tutto il cuore in un solo battito rende possibile l’esame anche per chi soffre di aritmie o, più in generale, per chi non è in grado di trattenere il respiro per il tempo richiesto dalle apparecchiature convenzionali, ad esempio i pazienti con scompenso cardiaco o con alcune patologie polmonari. Si tratta di un aspetto particolarmente importante perché la Tac è il primo accertamento che le linee guida internazionali suggeriscono di eseguire quando un paziente presenta una probabilità bassa o intermedia di coronaropatia”.

Ma non è tutto. Un altro grande vantaggio per i pazienti è rappresentato dalla sicurezza dell’esame, che con radiazioni ridottissime – inferiori a un milliSievert – ha un costo biologico per il paziente che si avvicina allo zero. “Dall’introduzione della Tac cardiaca, circa quindici anni fa, è stato fatto molto per rendere l’esame sempre più sicuro per i pazienti – sottolinea Daniele Andreini – ma la tecnologia a cui siamo arrivati oggi rappresenta il vero passaggio rivoluzionario. Con la nuova Tac la dose di radiazioni viene ridotta come mai prima e potremo arrivare anche a dimezzare la dose del mezzo contrasto, diminuendo così i problemi collegati al rischio di ipersensibilità e, soprattutto, l’impatto sulla funzione renale del paziente”.

La nuova tecnologia Tac segna un’evoluzione decisiva nella diagnostica per immagini ed è destinata col tempo a diventare il nuovo standard di riferimento. Ancora una volta, l’Irccs milanese conferma la sua leadership tecnologica a livello nazionale e internazionale, e la sua continua volontà di sviluppare l’innovazione per offrire ai propri pazienti il massimo in termini di efficacia diagnostica e sicurezza.

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