Alimentazione e salute

Slow food e salute: mangiare lentamente riduce la fame e fa dimagrire

di oggisalute | 24 gennaio 2014 | pubblicato in Prevenzione
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Chi va piano va sano e va lontano, recita un antico proverbio. Proprio vero, tanto più se si parla del rapporto tra alimentazione e salute. Chi mangia più lentamente e dedica più tempo alla masticazione controlla meglio la fame e di conseguenza il proprio peso, oltre a garantire una digestione corretta.

A dare credito a questa ipotesi è uno studio del Dipartimento di kinesiologia della Texas christian university, pubblicato sul Journal of the academy of nutrition and dietetics.che ha messo in correlazione causale la velocità nel mangiare con le calorie consumate durante il pasto, a prescindere dal peso dei soggetti osservati.

La ricerca è stata condotta su un gruppo di persone con tre condizioni di partenza differenti: normopeso, sovrappeso e obesi. Tutti i soggetti hanno dovuto consumare due pasti in ambiente controllato, uno a ritmo veloce e uno lento. I soggetti sono stati chiamati anche a riferire le sensazioni di fame o di pienezza prima e dopo i pasti a ritmo veloce e a ritmo lento.

Nella prima fase i volontari sono stati invitati a mangiare senza vincoli di tempo, venendo invitati a masticare lentamente, a piccoli bocconi, facendo delle pause tra uno e l’altro. Il secondo pasto, invece, doveva essere consumato entro un limite di tempo, peraltro piuttosto ristretto, quindi rinunciando alle pause fra i bocconi, con grandi morsi e masticazione rapida.

I risultati? Durante il pasto lento i soggetti coinvolti hanno avuto una riduzione significativa del consumo calorico, soprattutto nel caso delle persone di peso normale: – 88 chilo calorie per i normopeso e – 58 per i sovrappeso e obesi. Come ha spiegato la dottoressa Meena Shah, “la mancanza di significatività statistica nel gruppo sovrappeso e obesi può essere dovuta al fatto che essi hanno consumato meno cibo durante entrambe le prove alimentari rispetto ai soggetti normopeso”.

Al di là della riduzione dell’apporto di calorie, dipendente dalla quantità di cibo assunto, quello che ha accomunato tutti e tre i gruppi è stata la sensazione di appetito, ridotta nel caso di un pasto lento. Questo dato risulta di grande importanza se si vogliono affrontare problemi di sovrappeso, suggerendo che una buona dieta non si identifica soltanto con cosa e quanto si mangia ma anche con il come si fa. In effetti è risaputo che lo stimolo di sazietà arriva dopo una ventina di minuti dall’inizio del pasto: ingurgitare tanta roba in maniera frenetica prima che venga attivato questo meccanismo non solo determina un’assunzione elevata di calorie ma un senso di pesantezza una volta alzati dalla tavola e problemi di digestione.

Va infine ricordato che la digestione comincia proprio in bocca, soprattutto per i cibi ricchi di carboidrati, come pane, pasta e cereali in generale, che vengono attaccati dagli enzimi presenti nella saliva: una buona masticazione garantisce quindi una corretta digestione, che si ripercuote sullo stato di salute generale.

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