Radiologia interventistica, eccellenza assoluta nel Nord Italia

Sant’Orsola, realizzati 175 progetti di ricerca in dieci anni

di oggisalute | 15 gennaio 2014 | pubblicato in Attualità,Cure e terapie
crba

Oltre 9 milioni di euro di finanziamenti, nazionali e internazionali, che hanno permesso a 93 gruppi, nei quali hanno lavorato 409 ricercatori, di realizzare 175 progetti di ricerca e ottenere, tra l’altro, 255 pubblicazioni scientifiche di rilevanza internazionale. Sono questi i numeri che sintetizzano 10 anni di attività del Centro unificato di Ricerca biomedica applicata (Crba) del Policlinico di Sant’Orsola, che ha presentato oggi, nel corso del proprio convegno annuale, i risultati delle proprie ricerche in campo biomedico.

“È universalmente riconosciuto – spiega il direttore sanitario del Policlinico Mario Cavalli – che si cura meglio dove si fa ricerca. Dove la cura dei malati è supportata da una ricerca in grado di integrare le diverse discipline e competenze e di trasferire rapidamente le scoperte fatte in laboratorio nell’applicazione clinica al malato, è possibile, infatti, mantenere standard qualitativi d’eccellenza. Da questa consapevolezza è nata la scelta di dar vita al Crba, puntando sulla multidisciplinarità”.

Nel 2001 il Policlinico di Sant’Orsola nelle sue due componenti, ospedaliera e universitaria, ha deciso così di costituire il Centro, che ha subito riscosso il supporto della Fondazione Cassa di risparmio di Bologna. I risultati raggiunti dal Crba nei primi 10 anni di attività si possono riassumere in sette numeri:

  • 93 gruppi di ricerca hanno utilizzato il Crba
  • 409 ricercatori hanno lavorato al Centro
  • 175 progetti di ricerca realizzati o in corso di realizzazione
  • 255 pubblicazioni scientifiche di rilevanza internazionale
  • 124 tesi di laurea e specializzazione
  • 271 eventi formativi organizzati dal Crba
  • 9 milioni di euro di finanziamenti nazionali ed internazionali

Alla base di questi risultati – come ha spiegato il direttore del Centro Pasquale Chieco, lasciando l’incarico per raggiunti limiti d’età – è il concetto di condivisione e collegialità. Il Crba garantisce, infatti, l’accesso a laboratori e strumentazioni d’avanguardia a tanti giovani ricercatori provenienti da diverse discipline, che qui hanno la possibilità di sviluppare nuove idee, confrontandosi tra loro e con i propri supervisori, condividendo spazi e tecnologia, aiutandosi a realizzare i propri progetti di ricerca.

Il Policlinico è stato anche riconosciuto come centro nazionale di III livello, all’avanguardia per l’impiego di procedure sempre più mirate ed efficaci nella lotta ai tumori. È l’unica del Nord Italia e la terza in tutta la penisola ad avere questo riconoscimento. La Radiologia vascolare e interventistica del Sant’Orsola ha ottenuto – con il Cardarelli di Napoli e l’ospedale di San Giovanni Rotondo – la certificazione come centro di III livello, il più elevato, quello che garantisce le prestazioni più complesse e avanzate. L’Unità operativa è, tra l’altro, uno dei quattro centri di eccellenza italiani per la radioembolizzazione, una terapia selettiva capace di aumentare in modo significativo le aspettative di vita per pazienti colpiti da tumori al fegato altrimenti non curabili.

“Questa certificazione – spiega il direttore generale Sergio Venturi – conferma il valore del nostro Policlinico e dei professionisti che vi lavorano. È la dimostrazione, concreta, che anche in un momento di difficoltà come quello che il nostro Paese sta attraversando se si continua a fare con passione il proprio lavoro, puntando all’eccellenza, i risultati arrivano. È una buona notizia per tutto il nostro sistema sanitario e per chi si affida ogni giorno alle cure delle nostre strutture”.

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