L'abuso di stupefacenti è la prima causa di morte dei ragazzi tra i 14 e 20 anni

Droghe, causa di suicidi, psicosi e altri deficit cognitivi fra i più giovani

di oggisalute | 27 gennaio 2014 | pubblicato in Prevenzione
canna

Ci sono droghe che uccidono, droghe che uccidono più lentamente creando dipendenze e alterando la personalità, ma in ogni caso tutte creano danni a livello cerebrale, spesso in maniera permanente. Tra le concause dei disturbi psichiatrici dei giovani c’è infatti il consumo di stupefacenti: un paziente psichiatrico su tre, fra i minori, fa uso di droghe, in particolare se parliamo delle psicosi, i gravi disturbi del comportamento e le spinte suicide.

Se ne è discusso nel convegno “Disagio giovanile: individuare i soggetti a rischio, prevenire le difficoltà”, organizzato dal dipartimento di Neuroscienze e neuroriabilitazione del Bambino Gesù. Il fenomeno dell’uso di stupefacenti in età pediatrica ha subìto delle modificazioni nel corso degli anni. In particolare si è registrato un significativo incremento dell’uso, nonché una diversificazione dello stesso. L’assunzione in età pediatrica può determinare un’alterazione dei fisiologici processi di maturazione cerebrale. Conseguenza di tali disturbi cerebrali sono differenti deficit delle funzioni cognitive importanti quali l’attenzione, la memorizzazione, l’apprendimento e la motivazione.

Alla luce di questi dati è evidente l’importanza della prevenzione per cercare di limitare il fenomeno dell’uso di qualsiasi droga e della dipendenza che ne può conseguire prima che si presenti.  Proprio in quest’ottica si inquadra il progetto di collaborazione tra l’ospedale pediatrico Bambino Gesù e il dipartimento per le Politiche antidroga della Presidenza del consiglio dei ministri (Edi – Early detection and intervention), che ha preso parte all’incontro. Un progetto finalizzato alla individuazione precoce, a scopo preventivo, delle condizioni comportamentali e delle situazioni familiari a rischio e dei soggetti particolarmente ‘vulnerabili’ in età prepuberale, con particolare riferimento all’area del disturbo psichiatrico giovanile.

L’abuso di sostanze stupefacenti – o altre cause comunque fortemente droga-correlate (come gli incidenti stradali causati dalla guida sotto l’effetto di alcol o droga) – risulta al primo posto quale causa di morte per la popolazione compresa tra i 14 e i 20 anni di età. Dai dati della letteratura risulta anche che il tempo medio che intercorre tra l’inizio dell’assunzione di droghe e la diagnosi – e quindi l’inizio di un trattamento – è in media di 6 anni. Infine è noto ormai quali siano i profili psicopatologici e sociali dei ragazzi e delle famiglie più a rischio. Su 350 accessi al pronto soccorso del Bambino Gesù per patologie psichiatriche, un terzo ha come causa o concausa l’abuso di drogheanche quelle cosiddette leggere (cannabinoidi). Un dato empirico in linea con quanto emerge dagli altri Paesi industrializzati.

Le malattie psichiatriche esordiscono per il 50% entro i 18 anni di età e per il 75% entro i 25 anni di età. La popolazione pediatrica (fino ai 18 ani) affetta da patologie psichiatriche è di circa il 20% sul totale dei minori (il dato è ampio, ma sono incluse anche condizioni a minimo impatto come disturbi del linguaggio, disturbi di attenzione). Considerando le malattie psichiatriche più severe, l’incidenza in età pediatrica scende all’8-10%.

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