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Mobilità sanitaria, online il sito per trovare
la migliore struttura italiana per i propri bisogni di salute

di oggisalute | 31 ottobre 2013 | pubblicato in Attualità,E-health
doveecomemicuro

Mobilità sanitaria. Se ne sente parlare sempre più in termini positivi, non come necessità a lasciare magari la propria regione o stato per un intervento delicato o anche solo una diagnosi più accurata, ma come opportunità per trovare il meglio per la propria salute. In particolare, in regime di libera concorrenza, questo può risultare uno stimolo alle Regioni e alle singole strutture a migliorarsi per trattenere i propri cittadini e addirittura attirarne altri da fuori. Dal 25 ottobre scorso, infatti, secondo la direttiva europea 2011/24/Ue, ogni cittadino europeo può decidere liberamente di ricevere assistenza sanitaria in ciascuno dei 28 paesi membri, mentre per le diagnosi il futuro pare essere la telemedicina.

A questo scopo è nato un sito, una mappa digitale per orientarsi fra le migliori strutture italiane, in base alla patologia di cui si è affetti. Doveecomemicuro.it è il prodotto di un lavoro di un team di ricercatori indipendenti, coordinati da Walter Ricciardi, direttore del dipartimento di Sanità pubblica dell’università Cattolica – Policlinico Gemelli di Roma. A finanziare il progetto è stato invece il Better value health care Italia. Naturalmente la classifica non è data da valutazioni soggettive, ma tiene conto di 50 indicatori di qualità, che mappano, a loro volta, i dati di ministero della Salute, Istat, Agenas (Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali) e altri enti. Un lavoro quindi indipendente e trasversale.

In Italia – si legge nell’editoriale del sito – mancava finora un database informativo destinato ad orientare le scelte dei cittadini in ambito sanitario. Questo sito nasce proprio per riempire questo vuoto e aiutare gli italiani a trovare le migliori strutture sanitarie cui rivolgersi per una certa patologia, ma anche per rendere tali strutture attrattive per gli stranieri“. Come spiega Ricciardi, “alcune esperienze internazionali hanno messo in evidenza una lieve riduzione della mortalità per le diverse patologie in presenza di attività di public reporting“.

Ma come funziona? L’approccio è molto semplice o, come si suole dire, user friendly: basta selezionare il problema di salute, la propria regione e provincia e il sistema, in automatico, individuerà le strutture migliori più vicine all’utente. Per ogni tipo di intervento o struttura è stato poi attribuito un colore, come in un semaforo (dal verde, che indica una qualità migliore, al rosso) e un altro indicatore a tacche, analogo a quello che mostra lo stato della batteria dei cellulari. Insomma, accessibile e immediato.

Il sito ha poi anche una sezione in cui le strutture sono classificate in base alla parte del corpo interessata che indicherà l’utente, dall’apparato digerente alle ossa e articolazioni, dalla salute di mamma e bambino al sistema endocrino, dal sistema nervoso a quello cardiocircolatorio.

C’è infine una terza modalità di consultazione, quella che riguarda la singola patologia, regione per regione, stilando una vera e propria classifica.

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