Le indicazioni della dott.ssa Monica Pirola Psicologa Clinica

Psicologia: dimagrire senza rinunce con l'”Approccio anti dieta”

di oggisalute | 11 gennaio 2013 | pubblicato in Nutrizione
foto

Dal 1992 il Ministero della Salute, in conformità con i dati provenienti dalla ricerca scientifica, afferma che le diete fanno male. Nonostante ciò ancora oggi la dieta ipocalorica, con l’utilizzo di schemi alimentari definiti ‘Quick Loss’ – a rapida perdita di peso – è la risposta più diffusa al problema del sovrappeso. Questa modalità porta spesso ad un recupero dei chili persi e, in taluni casi, al raggiungimento di un peso corporeo superiore a quello di partenza. Sebbene questo fenomeno sia da tutti conosciuto come Sindrome dello Yo-Yo, chi lo sperimenta pensa di essere il solo ad averlo provato, vivendo senso di colpa, la convinzione di essere la causa del proprio male, sensazione di fallimento ed incapacità. Perdere peso senza diete non solo è possibile ma e’ l’unico modo per assicurarsi di mantenere il peso perduto.

A parlarci di questo è la dott.ssa Monica Pirola, Psicologa Clinica esperta in Comportamento Alimentare il cui sito internet è www.monicapirola.com. La dott.ssa ha anche una pagina facebook: Dott.ssa Pirola & Approccio anti.dieta, blog: http://approccioantidieta.blogspot.it/ ed esercita a Milano, Melegnano, Ossago Lodigiano e Cassina De Pecchi, ed anche via Skype.

“Una cosa importante da dire – spiega la dott.ssa – è chi è lo psicologo esperto in comportamento alimentare. E’ uno psicologo che ha svolto tutto l’iter formativo classico e si è poi specializzato nella gestione del peso corporeo, ovvero sul dimagrimento ma grazie a tecniche prettamente psicologiche, non dietologiche. E’ innegabile che per perdere chili serva del tempo. E’ però possibile perdere e mantenere il peso corporeo senza soffrire la fame e soprattutto senza privarsi totalmente dei cibi considerati ‘proibiti’ o ‘ingrassanti”.

La presente metodologia si muove in questa direzione, operando in un’ottica di EDUCAZIONE alla GESTIONE DEL PESO CORPOREO.
Con l’utilizzo di tecniche cognitivo-comportamentali è possibile individuare i comportamenti alimentari non corretti e i pensieri disfunzionali sottostanti.

Verranno analizzati insieme all’individuo i seguenti elementi: abitudini alimentari, il significato che l’individuo attribuisce al cibo, le credenze su ciò che fa ingrassare,  l’associazione tra cibo ed emozioni, lo stile di vita, compresa l’attività fisica.

“Questo intervento, – aggiunge la dott.ssa Pirola – teso alla riduzione del peso corporeo, consente di perdere il peso in eccesso attraverso un trattamento correttivo e psicoeducativo. L’obiettivo è giungere ad un’alimentazione che risponda ai segnali biologici di fame e sazietà; se si acquista del peso corporeo, infatti, è perché molto spesso si mangia a prescindere da questi segnali”.

Noia, abitudine, senso di vuoto, rabbia… spesso diventano lo stimolo per avvicinarsi al cibo. Ecco perchè le diete ipocaloriche il più delle volte falliscono: esse ci dicono ciò che dobbiamo o non dobbiamo mangiare, ma non si preoccupano di intervenire sul perché mangiamo ciò che non dovremmo.

L’elemento fondamentale di questa metodologia è perciò modificare negli individui le componenti cognitive ed emotive sottostanti al comportamento alimentare, andando a migliorare il rapporto con il cibo e il conseguente stile di vita.

“Perchè consultare uno psicologo per problemi di sovrappeso e obesità? – conclude la dott.ssa – Perché il Comportamento Alimentare è un COMPORTAMENTO e lo psicologo ne è lo specialista Perché come ogni COMPORTAMENTO è influenzato da fattori Genetici, Sociali, Familiari, Ambientali e di Personalità Perché i significati che l’individuo dà al cibo sono unici e pertanto non possono essere affrontati con uno schema rigido come la DIETA pretende di fare Perché gli psicologi sanno che dietro ogni comportamento esistono una serie di fattori (pensieri, emozioni, idee) sui quali si deve intervenire per attuare un intervento correttivo”.


Lascia un commento

Protezione anti-spam *