Il 10 novembre Giornata Mondiale dei Tumori neuroendocrini

di oggisalute | 7 novembre 2012 | pubblicato in Attualità
foto

L’Italia partecipa per la prima volta al ‘Net Cancer Day’, la Giornata mondiale dei tumori neuroendocrini indetta quest’anno per il 10 novembre per aumentare la conoscenza di queste neoplasie rare (4-5 casi ogni 100 mila abitanti). Sabato in circa 50 centri italiani specializzati nella cura di questi tumori, operatori sanitari, pazienti e volontari indosseranno una T-shirt con la zebra, mascotte della Giornata, per richiamare l’attenzione di medici, visitatori e cittadini sui Net e manifestare solidarieta’ e vicinanza a tutti i pazienti. Le iniziative italiane sono promosse da Net Italy, l’associazione pazienti che si e’ recentemente costituita. Net sta per Neuroendocrine Tumours.

”Con la partecipazione al Net Cancer Day, l’Italia entra ufficialmente a far parte della comunita’ internazionale dei Net – dichiara Filippo Filippi, Presidente di Net Italy – e’ il primo importante risultato raggiunto dalla nostra Associazione”. I tumori neuroendocrini crescono lentamente e hanno di solito una prognosi piu’ favorevole rispetto ad altre neoplasie, anche se danno segni solo quando la malattia e’ molto progredita. La loro diagnosi richiede un approccio integrato che include le competenze di diverse figure professionali. I riflettori su questi tumori si sono accesi improvvisamente lo scorso anno in occasione della morte di Steve Jobs, che ha combattuto per circa 7 anni contro un tumore neuroendocrino del pancreas. ”Sono neoplasie infrequenti e complesse che si manifestano nell’apparato digerente e in quello polmonare – afferma il prof.

Gianfranco Delle Fave, presidente di Ita.Net, il network indipendente degli specialisti italiani impegnati sui Net – la caratteristica cellulare che li contraddistingue e’ un sistema adatto a produrre ormoni o specifici neuropeptidi”. Se le principali opzioni terapeutiche dei Net sono la chirurgia o i farmaci, la ricerca, precisa Delle Fave, ”oggi e’ concentrata sulle alterazioni molecolari e oggi abbiamo dei farmaci a bersaglio molecolare come everolimus che ci permettono di intervenire direttamente sui meccanismi di crescita delle cellule tumorali”.

Lascia un commento

Protezione anti-spam *