Il team di scienziati ha eseguito la ricerca su 300 coppie di gemelle femmine

L’ossessione per la magrezza potrebbe essere scritta nel Dna

di oggisalute | 5 ottobre 2012 | pubblicato in Ricerca
Woman weighing herself on scale

La genetica potrebbe rendere alcune donne più suscettibili alle “pressioni” sociali che le incoraggerebbero a diventare più snelle. La ricerca della Michigan State University è stata pubblicata sulla rivista International Journal of Eating Disorders. “Siamo bombardati quotidianamente da messaggi che esaltano le virtù dell’essere magre, e questo può portare le donne a sviluppare una idealizzazione della magrezza che, in alcuni casi, è resa più semplice da una predisposizione genetica a sviluppare questa idealizzazione”, ha spiegato Jessica Suisman, che ha condotto la ricerca.

Il team di scienziati ha analizzato l’idealizzazione della magrezza in oltre 300 coppie di gemelle femmine dell’Msu Twin Registry, di età compresa fra 12 e 22 anni. Gli studiosi hanno prima misurato quanto i partecipanti volessero assomigliare ai personaggi che vedevano in tv, al cinema e sulle riviste: una volta stabilito il livello di idealizzazione, le gemelle identiche che condividevano il 100 per cento dei geni erano comparate a quelle fraterne, che invece ne condividono solo il 50 per cento.

I risultati hanno mostrato che le gemelle identiche avevano livelli di idealizzazione più vicini rispetto a quelle fraterne, che suggerisce un ruolo significativo per la genetica, in questo processo. Ulteriori analisi hanno mostrato che l’ereditarietà dell’idealizzazione della magrezza era del 43 per cento.
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