Ha compiuto 80 anni Montagnier lo scopritore del virus dell’Hiv

di oggisalute | 1 settembre 2012 | pubblicato in Attualità
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Ha compiuto 80 anni ma è ben lontano dall’essere in pensione. Luc Montagnier, il biologo e medico francese scopritore del virus Hiv per cui ha vinto il premio Nobel nel 2003 insieme a Françoise Barré-Sinoussi, sta proseguendo le sue ricerche a Shanghai, oltre a partecipare a conferenze e tenere lezioni in giro per il mondo portando avanti le sue idee sempre meno ‘ortodosse’.

Montagnier è nato il 18 agosto 1932 a Chabris, nella Francia Centrale, ma passa la sua infanzia nella zona di Poitiers, dove viene sorpreso con la famiglia dalla seconda guerra mondiale.

Dopo il conflitto si iscrive alle superiori, e crea già il suo primo laboratorio: “Preparai un laboratorio chimico nella cantina della nuova casa – scrive nella propria autobiografia sul sito del premio Nobel – qui producevo idrogeno gassoso, aldeidi e composti dell’azoto, che avevano la sfortunata abitudine di esplodermi in faccia”.

All’università Montagnier si iscrive sia a Medicina che a Scienze, nel tentativo di approfondire la biologia umana, mentre l’interesse per la virologia sboccia nel 1957, quando viene isolato il virus del mosaico del tabacco. Nel 1972 approda all’istituto Pasteur di Parigi, dove crea il dipartimento di virologia che dirigerà fino al 2000 e che sarà teatro delle sue scoperte principali.

Nel 1982, a seguito delle prime segnalazioni di casi in Francia e negli Usa, inizia la ‘caccia’ al virus Hiv, che verrà isolato nel 1983 ma descritto dal ricercatore americano Robert Gallo, con cui Montagnier collaborava, l’anno seguente. Tra i due inizia una battaglia legale ma anche scientifica a colpi di interviste sulle principali riviste che si è conclusa solo dieci anni più tardi, con la prima stretta di mano ospitata a Roma nel 2002, e che ha portato all’ammissione che il Nobel doveva essere assegnato anche al ricercatore americano.

Recentemente Montagnier, pensionato dall’istituto Pasteur, è tornato alla ribalta delle cronache dopo la pubblicazione di due studi sulla possibilita’ che il Dna altamente diluito di patogeni emani delle onde elettromagnetiche, l’ipotesi fondante dell’omeopatia, oltre che per le affermazioni sull’importanza dell’alimentazione nella protezione dal virus dell’Hiv.

Proprio a seguito delle polemiche il ricercatore francese ha accettato una cattedra offerta dalla Jiao Tong univeristy di Shanghai, dove continuerà gli studi, e dove “Potrò sfuggire al terrorismo intellettuale della scienza ufficiale”, come dichiarato alla rivista Science.

Commenti

  1. Gwyn Petrus scrive:

    Wonder if this just means that it is soo messed up they couldn’t hire enough testers to acquire some fresh ideas and to operate the bugs out

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