L'età media delle pazienti è 36 anni

Le italiane che ricorrono alla procreazione assistita sono sempre più vecchie

di oggisalute | 21 agosto 2012 | pubblicato in Attualità
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Aumenta l’età delle donne italiane che accedono alle tecniche di Pma, un dato che porta il Belpaese sopra la media europea. E’ quanto emerge dalla Relazione 2012 sullo stato di attuazione della legge contenente norme in materia di procreazione medicalmente assistita (legge 40) relativa alle attività del 2010, presentata al Parlamento dal ministero della Salute.

”Anche nel 2010 – scrive il ministro Renato Balduzzi, nella prefazione del documento – si assiste ad un incremento dell’età delle donne che accedono alle tecniche di Pma: aumenta infatti l’età media delle pazienti, che passa a 36,3 anni nel 2010; al di sopra del corrispettivo dato europeo che, per il 2007, si attestava ad un valore di eta’ media di 34,4 anni. E’ ben noto come gli esiti positivi delle procedure siano in rapporto all’età delle donne, ed in Italia ben il 29,2% dei cicli a fresco – più di uno su quattro – è effettuato da pazienti con età superiore ai 40 anni: anche questo dato è in aumento rispetto al 2009, quando era il 28,2%. Allo stesso tempo, si riduce la numerosità dei cicli a fresco effettuati su pazienti con età inferiore a 35 anni. Considerando che l’aumento dell’età media delle donne incide negativamente sui risultati delle tecniche Pma, il continuo incremento della percentuale di gravidanze e dei nati vivi puo’ considerarsi un risultato piu’ che soddisfacente per l’applicazione delle tecniche Pma nel nostro Paese. Le ridotte probabilità di ottenere una gravidanza già da età successive ai 40 anni sono inoltre gravate da una alta percentuale di esiti negativi della gravidanza stessa, aborti spontanei, aborti volontari, morti intrauterine, gravidanze ectopiche: 37,6% tra i 40 e 42 anni e 51,0% con eta’ superiore ai 42 anni”.

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