I nutrizionisti devono guidare i consumatori nello scegliere le opzioni più sane

Non tutto il cibo industriale ha effetto negativo sulla salute

di oggisalute | 31 luglio 2012 | pubblicato in Nutrizione
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Non tutto il cibo industriale fa male alla salute. Lo afferma un editoriale pubblicato dalla rivista Advances in Nutrition, secondo cui alcuni alimenti industriali, ad esempio quelli addizionati di vitamine, hanno anzi un ruolo ormai insostituibile nel fornire queste sostanze nutritive.

“Quando si pensa ai cibi industriali ci si focalizza soprattutto sulla convenienza, e sul fatto che durano più a lungo e non hanno bisogno di lunghe preparazioni – scrivono gli autori, fra cui Johanna Twyer della Tufts university di Boston – tuttavia ci sono altri importanti benefici: la pastorizzazione del latte riduce i rischi di contaminazione, e congelando le verdure subito dopo la raccolta si preservano i valori nutrizionali.

Le lavorazioni industriali inoltre possono eliminare sostanze come glutine e lattosio dai cibi, fornendo quindi più opzioni alimentari ai consumatori celiaci o con intolleranzea”. Secondo gli esperti é comunque molto difficile rinunciare ai cibi industriali: “Dati gli stili di vita moderni e’ poco realistico che i consumatori riescano ad abbandonare i cibi industriali, nonostante l’immagine fuorviante che spesso ne danno alcune organizzazioni – concludono – la sfida per i nutrizionisti ora è guidare i consumatori nello scegliere le opzioni più sane, e dall’altra parte gli scienziati devono creare cibi industriali che siano sia salutari che appetibili. I consumatori devono anche capire che non tutti i cibi sono uguali, e che un hamburger pieno di salse è diverso da un sacchetto di broccoli congelati”.


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