Lo studio è stato pubblicato sul Journal of Obesity

Per dimagrire è più efficace la bici dello jogging

di oggisalute | 30 giugno 2012 | pubblicato in Attualità
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Al dilemma ‘sprint o jogging’ per chi vuole perdere peso, offre una risposta scientifica una sperimentazione, condotta dall’University of New South Wales a Sydney su 40 giovani in sovrappeso. Il responso: esercitarsi con lo sprint per 60 minuti a settimana brucia negli uomini la stessa quantità di grasso corporeo di sette ore a settimana facendo jogging.

Nello studio guidato dal fisiologo dell’esercizio Steve Boutcher e pubblicato sul Journal of Obesity i partecipanti, per lo più studenti universitari fra 20 e 25 anni, sono stati sottoposti per 12 settimane a un regime di brevi training ad alta intensità basato su cicli di sprint e hanno rilevato un calo significativo nel grasso addominale e un aumento della massa muscolare. Il programma, scrive Boutcher, assicura una quantità ideale di intensità di esercizio per i benefici alla salute, compresa la perdita di peso, in un periodo di tempo minimo.

Come parte del programma, i partecipanti hanno fatto sprint su una bici per esercizi per otto secondi e hanno aumentato il tasso cardiaco fra l’80 e il 90% del massimo, seguendo poi con 12 secondi di pedalate lente. ”In tre sessioni di 20 minuti, si sono esercitati intensamente per solo 8 minuti”, riferisce lo studioso. Esercitandosi tre volte a settimana, i partecipanti hanno perso in media due chili di grasso specialmente viscerale, il tessuto adiposo che circonda gli organi interni ed è legato al rischio di malattie cardiovascolari, riducendo la circonferenza di vita. In compenso hanno guadagnato 1,1 chili di massa muscolare, principalmente nel torace e nelle gambe. Lo sprint veloce, spiega Boutcher, induce l’organismo a liberare alti livelli di uno specifico gruppo di ormoni, detti catecolamine, che spingono fuori il grasso, specie addominale e viscerale, da dove e’ immagazzinato, in modo che sia bruciato dal lavoro dei muscoli. Lo sprint per 8 secondi aumenta il tasso cardiaco mantenendo al minimo il rilascio di acido lattico, che fa stancare rapidamente i muscoli.

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