Il plauso del ministro della Salute

Trapianti, prima donazione
“samaritana” eseguita in Italia

di oggisalute | 13 aprile 2015 | pubblicato in Attualità
trapianti intervento

“Oggi raccontiamo di un evento straordinario, della solidarietà vera di una donna che, senza nessun interesse e a titolo totalmente gratuito, ha innescato una catena di trapianti che ha portato sei persone ad avere un’opportunità di vita. Un esempio da portare dentro di noi”. Così il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, durante la conferenza stampa del 10 aprile scorso, presso l’Auditorium di Lungotevere Ripa, in occasione della prima donazione samaritana di rene in Italia.

“Il sistema trapianti italiano è considerato una vera eccellenza mondiale, e azioni come questa ne sono la dimostrazione. Oggi è una giornata positiva, in cui l’Italia può trasmettere ai suoi cittadini e al mondo intero una nuova speranza di vita”, ha continuato Lorenzin, – come riporta il sito internet del Ministero della Salute – ringraziando tutti per il lavoro svolto, a partire da Nanni Costa, direttore del Centro Nazionale Trapianti, alla Polizia di Stato fino a tutti i medici e gli operatori delle équipes che hanno effettuato i trapianti e “a tutti gli altri che hanno contribuito a questo straordinario risultato”.

La prima catena di trapianti incrociati di rene da vivente in modalità cross-over è stata eseguita in questi giorni consentendo di donare e trapiantare sei pazienti. La catena-cross over è stata possibile grazie al primo donatore samaritano che ha “innescato” questo effetto domino che ha permesso a 5 coppie di donare e ricevere un rene. La catena si è conclusa con il trapianto di un paziente iscritto nella lista d’attesa da cadavere.

“Questo caso – si legge ancora sul sito internet del Ministero – è di particolare rilevanza perché grazie alla donazione da vivente cross-over è stato possibile incrociare in successione tutti i donatori e i riceventi delle coppie – idonei al trapianto da vivente ma incompatibili tra di loro a livello immunologico o per gruppo sanguigno- creando una catena di donazioni e di trapianti. Il primo anello di questa catena è stato un donatore da vivente samaritano, un singolo donatore che, senza alcun legame affettivo con i riceventi, ha deciso di donare un proprio rene a scopo di trapianto per salvare la vita di un paziente”.

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