Il ministro della Salute parla all'agenzia Ansa

Lorenzin avverte: “13 miliardi
sprecati in esami medici inutili”

di oggisalute | 13 marzo 2015 | pubblicato in Attualità
esami

Il ministro della Salute Beatrice Lorenzin ha partecipato ad un forum dell’Ansa con il direttore Luigi Contu. Tanti gli argomenti affrontati, come si legge sul sito internet del Ministero: dagli esami diagnostici inutili legati alla medicina difensiva, ai livelli essenziali di assistenza, dal divieto di fumo in macchina alla presenza di minori ai tassi di natalità italiani sempre più bassi.

ESAMI INUTILI

Sul fronte degli esami diagnostici inutili, il ministro Lorenzin ha affermato che costano all’Italia 13 miliardi di euro l’anno, sottolineando come il Ministero stia lavorando a ”protocolli stringenti per le direzioni generali che evitino gli sprechi, a partire dagli esami che si fanno durante la gravidanza”.

”Accanto a questo – ha aggiunto il ministro della Salute – abbiamo fatto il bonus bebè, un primo tassello, e un secondo blocco grazie al ministro Poletti, rendendo più agibile accesso a maternità e paternità, con tempi più elastici. Non è sufficiente, bisogna decidere dove investire, bisogna fare investimenti più forti”.

NUOVI LEA

”Sui Lea – aggiunto Lorenzin – abbiamo finito il lavoro ormai da un mese, così come sul nomenclatore delle protesi. Noi siamo intervenuti con un impatto finanziario molto minore rispetto a quello che si pensava, abbiamo calcolato intorno a 415-420 milioni di euro, una sostenibilità che ci dovrebbe mettere al riparo anche dalla Corte dei Conti. Spero che le Regioni chiudano entro giugno i loro lavori”. Il lavoro per i nuovi ticket sarà invece più lungo, afferma il ministro. ”Sui ticket invece l’operazione è più complicata, perché essendo in campo una riforma del fisco la riforma dei ticket deve essere agganciata a questa. Noi vogliamo agganciare le prestazioni al reddito reale, e per questo il Mef ha elaborato diverse opzioni, fra cui l’utilizzo dell’Isee, ma non possiamo farlo finchè la riforma fiscale non sarà varata”.

FUMO IN AUTO

“Il provvedimento che vieta di fumare in macchina – ha spiegato poi il ministro – è allo studio del Parlamento, ma i genitori devono capire che è un’abitudine che danneggia i bambini. Fosse per me sarebbe già legge, ma aspettiamo il Parlamento. Il vero risultato è far capire agli adulti che fumare in macchina con i bambini dentro fa male ai bambini. Abbiamo tutti gli studi fatti ormai da anni sul fumo passivo, e i danni che vengono arrecati sono veramente tanti. E’ innanzitutto un atto di civiltà, io ne continuo a parlare e spero che il messaggio sia arrivato, e spero che il Parlamento vari presto la legge”.

NATALITA’

Affrontando, quindi, il tema della natalità, il ministro ha dichiarato che “nel 2050, con i tassi di natalità attuali, in Italia non nasceranno più figli. Bisogna cominciare a centrare il problema con politiche attive questo sarà un tema dei prossimi governi, di qualunque colore. Il 18 di marzo dovremmo avere i risultati del tavolo sulla fertilità che ho istituito, da cui elaborare nuove iniziative. Accanto a questo abbiamo fatto il bonus bebè, un primo tassello, e un secondo blocco grazie al ministro Poletti, rendendo più agibile accesso a maternità e paternità, con tempi più elastici. Non è sufficiente, bisogna decidere dove investire, bisogna fare investimenti più forti”.

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