Dall'European Academy of Allergy and Clinical Immunology

Allergie alimentari. Strategie per difendersi

di oggisalute | 13 luglio 2013 | pubblicato in Attualità,Prevenzione
allergie alimentari

Sono sempre più i soggetti che soffrono di allergie alimentari. Soltanto in Italia, si registrano 2 milioni di casi. In particolar modo, è stata evidenziata una particolare crescita circa (600.000 casi) di sensibilità al latte, nocciole e uova.

Dall’European Academy of Allergy and Clinical Immunology (EAACI) sono state stilate delle linee-guida per l’allergia alimentare e l’anafilassi.

Il loro obiettivo è di “offrire raccomandazioni basate sulla evidenza per una diagnosi corretta e una efficace gestione delle allergie alimentari e dell’anafilassi, migliorare la qualità di vita dei pazienti e guidare le scelte di tutti gli attori interessati nella società”.

Anche se – come mette in evidenza l’EAACI – vi sono “ancora delle lacune nelle evidenze scientifiche disponibili, sia nella epidemiologia sia nella clinica delle allergie alimentari e dello shock anafilattico“.

Queste linee-guida, che sono state presentate recentemente a Milano durante il World Allergy and Asthma Congress 2013, sono basate su sette
review sistematiche della letteratura scientifica più attuale relativa alle allergie alimentari e allo shock anafilattico.

In particolar modo, sono dedicate agli operatori sanitari, ai ricercatori e ai decisori in materia di sicurezza alimentare e di allergie ma contengono delle informazioni che possono risultare utili anche ai “non addetti ai lavori”. Infatti, come si evince anche dalle linee-guida dell’EAACI, “l’educazione dei pazienti, delle famiglie, è un aspetto chiave nella gestione delle allergie alimentari”.

Una particolare importanza secondo l’European Academy of Allergy and Clinical Immunology deve essere data al fatto che le reazioni allergiche agli alimenti avvengono comunemente fuori casa quando si viene a contatto con alimenti preparati da terze persone ed, a tal proposito, le linee-guida offrono un supporto a tutte le persone coinvolte nella preparazione di cibo per terzi; ovvero a personale di asili, scuole materne e scuole, mense e ristoranti, fast food, take-away e gastronomie.

Per quanto riguarda la prevenzione delle allergie alimentari, l’EAACI fornisce dei consigli pratici che possono risultare utili a tutti, specie alle famiglie con bambini ad alto rischio di sviluppare condizioni allergiche.

* Nella gravidanza e durante l’allattamento le madri possono seguire una alimentazione normale e sana.

* E’ raccomandato l’allattamento esclusivo al seno per i primi 4-6 mesi di vita del bambino.

* Laddove questo non è possibile, soprattutto ai bambini ad alto rischio di sviluppare allergie è consigliato un latte artificiale ipoallergenico con un documentato effetto di prevenzione.

* Una volta iniziato lo svezzamento dopo il 4° mese di vita le evidenze scientifiche non giustificano l’eliminazione di alimenti che possono provocare allergie, nemmeno nel caso di bambini con genitori o fratelli con dermatite atopica.

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