Palermo

Oltre 200 cardiologi siciliani a confronto,
si è chiuso il congresso dell’Anmco

di oggisalute | 29 marzo 2018 | pubblicato in Attualità
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Oltre 200 cardiologi provenienti da tutta la Sicilia si sono riuniti a Palermo al 49esimo congresso regionale dell’Associazione nazionale medici cardiologi ospedalieri. Nelle sale dell’Nh hotel, dal 22 al 24 marzo, si sono confrontati sui diversi aspetti delle patologie cardiovascolari, sia dal punto di vista diagnostico che gestionale. Presidenti del congresso sono stati Giacomo Chiarandà, responsabile dell’Uoc di Cardiologia e Utic dell’ospedale “Gravina” di Caltagirone e Nicola Sanfilippo, direttore del Dipartimento Cardio-vasculo-respiratorio degli Ospedali Riuniti “Villa Sofia-Cervello”. Inoltre, hanno partecipato al congresso più di 150 infermieri delle cardiologie siciliane e oltre 70 professionisti dell’industria operante nel settore cardiologico.

Nel corso dell’inaugurazione del congresso, sono stati consegnati dei riconoscimenti ad alcuni soci storici dell’associazione in sicilia, “per l’impegno e l’alto apporto culturale profuso”. Questi i medici che hanno ricevuto le targhe: Giacomo Chiarandà, Abele Ajello, Alberto Carrubba, Antonio Circo, Ettore D’Antonio, Vincenzo Cirrincione, Michele Massimo Gulizia, Salvatore Mangiameli ed Ernesto Mossuti. Presenti, tra gli altri, all’inaugurazione, anche Giovanna Marano, assessore comunale alle Politiche giovanili, con deleghe su scuola, lavoro e salute e Toti Amato, presidente dell’Ordine dei medici di Palermo.

Il programma scientifico si è articolato in due sale, con sei letture, tre mini-simposi, una controversia, un focus sulla prevenzione cardiovascolare con tavola rotonda finale che ja ospitato i rappresentanti di altre associazioni cardiologiche e dell’assessorato regionale della Salute. Si è svolta, inoltre, come da tradizione dell’Anmco, una giornata di aggiornamento per gli infermieri di cardiologia, che hanno potuto acquisire nuove competenze grazie alle relazioni di cardiologi e colleghi infermieri esperti.

“Le malattie cardiache sono dirompenti, – ha spiegato Nicola Sanfilippo – lo scompenso cardiaco oggi in Italia fa più morti dei tumori, quindi dobbiamo essere pronti ad affrontare una patologia che ha un peso sociale enorme. La cardiologia degli ospedali siciliani non ha nulla da invidiare a quella di altre strutture del resto d’Italia. I nostri pazienti non hanno in genere bisogno di ‘viaggi della speranza’, perché nell’Isola hanno già tutto quello che serve. Abbiamo, infatti, ridotto molto questa dispersione sul fronte cardiologico, grazie ad una valida e collaudata organizzazione delle nostre unità operative. La nostra associazione ha una storia lunga 50 anni e grazie ad un lavoro sinergico siamo riusciti ad uniformare il nostro lavoro da un capo all’altro della Sicilia. Questo congresso è, in qualche modo, la celebrazione della lunga attività svolta in questi anni”.

La segreteria organizzativa dell’evento è stata a cura di Biba Group.


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