Nuovo regolamento sulla privacy nelle strutture sanitarie, esperti a confronto

di oggisalute | 15 novembre 2017 | pubblicato in Attualità
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L’applicazione del nuovo regolamento sulla privacy nelle strutture socio sanitarie: impatti e adempimenti necessari per rispettare i requisiti introdotti dal nuovo disposto. Se ne parla il 29 novembre a Milano presso la Fondazione Stelline grazie ad un convegno organizzato da Innogea (www.innogea.com) con la partecipazione delle principali associazioni di categoria del settore (Uneba ed Ansdipp).

Mancano, infatti, circa 180 giorni dall’applicazione del regolamento europeo 679/2016 (General Data Protection Regulation – GDPR). Il nuovo disposto segna un cambio di passo spostando il focus dal mero rispetto dei requisiti all’adozione di idonee misure tecniche ed organizzative funzionali ad essere conformi ai dettami regolamentari.

“Siamo in un contesto diverso da quello in cui ci trovavamo all’epoca della prima norma sulla privacy. Sono passati 21 anni e qualcosa è cambiata –  afferma Marco Lampasona, direttore generale di Innogea – . Viviamo in una società altamente tecnologica, interconnessa, integrata dove le informazioni assumono un ruolo sempre piu rilevante sia sul piano sociale che su quello economico. Sentiamo tutti l’esigenza come cittadini di avere garanzia che i nostri dati personali vengano gestiti in maniera lecita, corretta, trasparente e sicura. A maggior ragione quando i dati hanno a che fare con la salute nostra e dei nostri cari”

Un recente studio di Banca D’Italia sul rischio cibernetico nel settore privato italiano circoscritto all’incidenza degli attacchi informatici evidenzia che il 30,3 per cento delle aziende dichiara di aver subito danni a causa di un attacco informatico tra settembre 2015 e settembre 2016. Il livello di rischio nel complesso dell’economia è probabilmente ancora più alto afferma lo studio in particolar modo in settori assai sensibili come quello sanitario.

“Sappiamo che la protezione dei dati di carattere personale – continua Lampasona – è un diritto fondamentale sancito dall’articolo 8 paragrafo 1 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea. Bisogna passare dal diritto e dai requisiti normativi alle prassi spiegando concretamente quali misure tecniche ed organizzative si dovranno adottare all’interno delle organizzazioni sanitarie per farsi trovare pronti a maggio 2018, termine entro cui la norma dovrà essere rispettata”.

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