Parla il neuropsichiatra Angelo Ghezzi

L’attività fisica alleata
contro la sclerosi multipla

di oggisalute | 1 marzo 2017 | pubblicato in Attualità
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Esercizio alleato nella lotta alla sclerosi multipla. “Recenti studi hanno dimostrato che l’attività fisica ha di per sé un effetto importante per favorire il potenziamento del patrimonio basale cognitivo e funzionale, necessario per una migliore protezione del paziente dal danno causato dalla malattia”. Lo spiega Angelo Ghezzi, neuropsichiatra, coordinatore della ricerca scientifica del Centro studi sclerosi multipla dell’ospedale di Gallarate (Varese), e membro della commissione giudicatrice del Premio Merck in neurologia.

“Nel trattamento della sclerosi multipla la medicina riabilitativa resta importante – sottolinea lo specialista, intervenendo al convegno ‘Innovazione tecnologica e salute: videogames e wearable devices per il paziente con sclerosi multipla’, a Milano a Palazzo Giureconsulti – perché aiuta il paziente a contrastare le limitazioni indotte dal danno neurologico. E negli ultimi anni gli studi in materia sono passati da un approccio empirico a uno con una migliore impostazione metodologica, mutuando innovazioni importanti provenienti ad esempio dalle bioteconologie: è in questo quadro che sono maturati i due progetti innovativi vincitori del Premio Merck in neurologia”.

Sono molteplici gli strumenti che le tecnologie oggi sono in grado di fornire per contrastare i vari elementi che determinano la disabilità nella sclerosi multipla: “Si va dai vari tipi di sensori per misurare le funzioni motorie, di coordinamenti, deambulazione e velocità – evidenzia Ghezzi – al forte sviluppo della robotica, di sempre più centrale importanza”.

(Fonte: Adnkronos)

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