Integratori e multivitaminici. Quali effetti sulla salute?
I risultati del Phs II

di oggisalute | 18 maggio 2013 | pubblicato in Nutrizione
Vitamins Cancer

Presentato al Pianeta Nutrizione & Integrazione, alle Fiere di Parma, il ‘Physicians’ Health Study II’ (Phs II), uno studio promosso e finanziato dall’Istituto Nazionale di Sanità americano.

”Più di metà della popolazione americana – ha spiegato Howard Sesso, dell’Harvard Medical School e Brigham and Women’s Hospital di Boston, uno dei principali autori del Phs II – assume un integratore alimentare e tra questi i multivitaminici sono quelli più diffusi. Presentando per la prima volta alla comunità scientifica italiana i risultati del trial, il ricercatore americano ha sottolineato che “nessuno, fino ad oggi, aveva mai studiato gli effetti sulla salute legati ad un loro impiego costante e continuativo nel tempo”.

Lo studio, durato 14 anni, ha coinvolto unicamente volontari di sesso maschile ed ha consentito di valutare l’impatto dell’integrazione multivitaminica nella prevenzione primaria di alcune gravi patologie croniche e sono emerse evidenze positive e significative in particolare rispetto al cancro. Nei soggetti che assumevano il multivitaminico – ha affermato Howard Sesso – è stata riscontrata una riduzione pari all’8 per cento del rischio di tumore rispetto al gruppo trattato con placebo e la riduzione arriva al 12 per cento se non si considerano i tumori della prostata”.

A partecipare al progetto, sono stati oltre 14mila medici americani maschi, di età superiore ai 50 anni che hanno assunto giornalmente, dal 1997 al 2011, un integratore alimentare multivitaminico e multiminerale fornito dalla Pfizer Consumer Healthcare.

E secondo i dati gennaio-dicembre 2012 Nielsen Market Track Healthcare per FederSalus in Italia sono state vendute 140,7 milioni di confezioni di integratori per un valore pari a 1.908,7 milioni di euro, quindi una maggiore attenzione agli stili di vita e alla propria salute per 2 italiani su 3.

Si è trattato principalmente di fermenti lattici, integratori per il controllo del peso, integratori salini, multivitaminici, acquistati prevalentemente in farmacia.

Gli acquisti degli italiani di questi prodotti avvengono nei super ed ipermercati dove nel corso degli ultimi 12 mesi sono state vendute 22,5 milioni di confezioni (+14,7% rispetto all’anno precedente). In calo, invece, l’acquisto in parafarmacia con 7,5 milioni di confezioni (-4% rispetto all’anno precedente).

I presidenti del comitato scientifico di Pianeta Nutrizione, Sergio Bernasconi, direttore della Clinica pediatrica dell’Azienda Ospedaliero Universitaria di Parma e Michele Carruba,direttore del Centro di Studio e Ricerca sull’Obesità del Dipartimento di Farmacologia,Università degli Studi di Milano hanno tenuto a evidenziare che è scientificamente dimostrato che carenze, anche minime, di micronutrienti essenziali come le vitamine e i minerali, possono rappresentare un fattore di rischio per lo sviluppo di numerose patologie croniche come diabete, obesità, osteoporosi, anemia ed altro.

“Una dieta alimentare completa ed equilibrata può assicurare all’organismo il corretto apporto di questi elementi, così importanti per la nostra salute. Purtroppo anche recenti indagini condotte sulla popolazione italiana confermano che la maggioranza delle persone ha difficoltà a seguire una dieta sana tutti i giorni e non sempre riesce, per esempio, ad assumere la giusta dose di frutta e verdura. Nella popolazione infantile questo dato è ampiamente confermato e colpisce il fatto che il minor consumo di frutta e verdura avvenga nel Sud Italia che è la zona di maggior produzione.

Il problema delle carenze nutrizionali, con i rischi ad esse associate, risulta essere particolarmente diffuso nella popolazione più anziana. In questi casi, è necessario intervenire modificando le abitudini alimentari e, ove opportuno, ricorrendo anche al supporto aggiuntivo offerto dagli integratori.”

Per Andrea Mandelli, presidente della Federazione Ordini Farmacisti Italiani (FOFI) è importante “il ruolo del farmacista per rispondere alle richieste di utilizzo di integratori che deve operare in evoluzione operando in sinergia con i medici e gli specialisti. Il farmacista – ha detto-  può offrire a sua volta un contributo prezioso alla diffusione di queste strategie preventive, fornendo una corretta informazione e collaborando al controllo dello stato di salute della persona, che parta dalla prevenzione e non aspetti l’emergere di un bisogno terapeutico.”

“A fronte del progressivo aumento dell’età media della popolazione e di aspettative di vita sempre più lunghe, la promozione della salute e della prevenzione in particolare nella fascia d’età adulta e intorno ai 50-60 anni, si configura sempre più come una priorità sanitaria, anche in un’ottica di risparmio sui costi terapeutici ed assistenziali. Il medico di famiglia – ha affermato Claudio Cricelli, presidente della Società Italiana di Medicina Generale – è chiamato a svolgere un ruolo chiave su questo fronte.

L’adozione di stili di vita sani, di movimento fisico adeguato e di una dieta il più possibile bilanciata e completa, a cui può aggiungersi anche l’impiego di un integratore multivitaminico pensato per compensare le specifiche esigenze nutrizionali di questa fascia d’età quando la sola alimentazione si rivela insufficiente, rappresentano dei veri e propri strumenti di prevenzione che il medico di base ha l’opportunità di prescrivere ai propri pazienti, per promuovere il loro benessere e ridurre il rischio di sviluppare patologie croniche.”


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